L’Austria di Franco Foda, italiano a metà
Trentuno anni da quelle notti magiche, trentuno anni dal gol di Totò Schillaci all’Austria, Stadio Olimpico, Italia ’90. Di cose son cambiate, il calcio innanzitutto, ma: all’Olimpico, l’Italia, ha giocato anche in questi Europei. Stasera, a Wembley, affronterà di nuovo l’Austria, il cui movimento calcistico è cresciuto in modo esponenziale anche per gli ingenti investimenti di molte multinazionali locali. Franco Foda, CT di madre tedesca e padre italiano, ha plasmato un gruppo dotato di ottime individualità, con calciatori che militano per la gran parte nella Bundesliga TEDESCA. Nomi di spicco quali Alaba (fresco di approdo al Real Madrid dopo 13 anni di Bayern Monaco), Kalajdzic, attaccante dello Stoccarda, Schlager del Wolfsburg, Baumgartner e Grillitsch dell’Hoffenheim, Sabitzer e Lainer del Lipsia. (Già, Hoffenheim e Lipsia, ex squadre di Nagelsmann, uno di quelli che i talenti li sa decisamente formare). In porta, assaggio di Premier: Bachmann, di proprietà del Watford; in attacco, lo ricordate Arnautovic? All’Inter un decennio fa, potrebbe tornare più maturo, in Italia, magari al Bologna. Chiaramente, a fine europeo. Quindi, beh, speriamo decisamente presto.
Un po’ di scaramanzia, un po’ di pretattica, un bel po’ di pensieri. Franco Foda ha preparato così la sua Austria, all’ottavo di finale con un’Italia ovviamente favorita per il rendimento iniziale in questo Euro2020, per la qualità mostrata dai ragazzi di Mancini. Prima cosa da fare, secondo Foda, bloccare Jorginho: Sabitzer piazzato tra le due linee, in pressing sul play azzurro, per contrastarne fantasia e classe. Non si coprirà eccessivamente, l’Austria: possibile 4-3-3, che diventa 4-1-4-1 in fase di non possesso. Grillitsch a far filtro tra difesa e centrocampo, Hinteregger ha recuperato dall’acciacco rimediato nella sfida con l’Ucraina. Importanti le corsie: Alaba, con ogni probabilità, manovrerà sulla sinistra, da terzino e non centrale. L’ultimo allenamento nel ritiro di Seefeld, prima della partenza per Londra, ha confermato che il gruppo è in forma, e a completa disposizione di Foda.
Austria in campo con la consapevolezza, e forse il vantaggio, di non partire come favorita. E questo potrebbe essere il pericolo più grande per gli azzurri.