Mi scuseranno i lettori per il titolo forte, ma si rende necessario alla luce della scomparsa dal panorama delle Serie A Femminile dell’ennesima formazione di calcio femminile, in questo caso la Florentia San Gimignano del presidente Tommaso Becagli.
Ma ad opera di chi? È presto detto: da parte della Sampdoria di Massimo Ferrero. Apprendiamo questo dal comunicato ufficiale della FIGC: “Vista l’istanza congiunta delle società U.C. Sampdoria s.p.a. e Florentia San Gimignano Società Sportiva Dilettantistica a r.l., per l’attribuzione alla prima del titolo sportivo di Serie A femminile della Florentia San Gimignano Società Sportiva Dilettantistica a r.l, il presidente federale ha deliberato, in accoglimento dell’istanza trasmessa alla Federazione, di attribuire il titolo sportivo di Serie A femminile della Florentia San Gimignano Società Sportiva Dilettantistica a r.l. alla società U.C. Sampdoria s.p.a.;di svincolare le calciatrici tesserate per la Florentia San Gimignano Società Sportiva Dilettantistica a.r.l..”.
Queste le parole del Presidente Becagli: “Oggi devo prendere in considerazione l’offerta della Sampdoria, e questa scelta deve far riflettere su quello che è più giusto per queste ragazze. Nè io, nè la comunità tutta siamo in grado di sostenere questo modello di calcio per la Serie A, un modello che sta cambiando in maniera molto repentina. La società della Sampdoria ha dato garanzie di proseguire quel percorso tecnico e culturale che avevamo introdotto in questi anni, con gli stessi ideali e con quella maggior serenità che una società storica e blasonata come la Sampdoria può garantire”.
Le voci che si erano rincorse per giorni sui social e tra gli addetti ai lavori hanno alla fine trovato una conferma: la Florentia San Gimignano riparte come Sampdoria Femminile (supponiamo che questo sarà il suo nome) e le calciatrici dovranno cambiare regione e spostarsi di circa 250 km per giocare nella prossima Serie A Femminile, almeno quelle che vorranno restare, visto che ora sono svincolate e libere di cercare altre società (come per esempio Sofia Cantore, in fine prestito dalla Juventus, che andrà al Sassuolo) e che le voci di mercato per le ex giocatrici neroverdi di certo non mancano.
La Sampdoria, quindi, dopo l’esempio di Juventus e Milan, passa dal non avere una squadra femminile a giocare direttamente in Serie A Femminile rilevando il titolo sportivo di un’altra società: non è purtroppo la prima volta e non crediamo sarà neanche l’ultima, visto che la FIGC sembra ormai aver puntato decisamente sulla riduzione della Serie A Femminile a 10 squadre e sulla affiliazione dei club maschili di Serie A piuttosto che sulla salvaguardia di quelle piccole realtà che hanno fatto la storia del calcio femminile e che d’ora in poi faranno sempre più fatica a sopravvivere.
E il calcio femminile a San Gimignano? Per Becagli “il calcio non è finito, il calcio per me inizia di nuovo in un modo diverso, in un territorio che mi ha accolto e che amo. Si chiude un capitolo per la Florentia, ma Il futuro è neroverde a San Gimignano”. Si parla di una ripartenza dalla Serie C Femminile ma al momento sono solo chiacchiere e non c’è nulla di concreto. Aspettiamo.