De Simoni, Varisco, Calì, Treré, Fossati, Capello, Debernardi, Cevenini, Rizzi, Lana, Boiocchi. Con questa formazione la Nazionale Italiana di calcio fece il suo esordio in ambito internazionale. Era il 15 maggio 1910 e c’era molta curiosità attorno ai bianchi (ancora doveva essere scelto l’azzurro, colore di Casa Savoia) capitanati da Franz Calì, difensore dell’Andrea Doria. La Francia, invece, schierava: Tessier, Mercier, Sollier, Rigal, Ducret, Vascout, Mouton, Sellier, Bellocq, Olvier, Jourde.
Per decidere chi sarebbe sceso in campo la Commissione Tecnica Arbitrale (composta da Umberto Meazza, Agostino Recalcati, Alberto Crivelli, Gianni Camperio e Achille Gama Malcher) organizzò due amichevoli suddividendo i calciatori in due squadre, quella dei “probabili” e quella dei “possibili”. Entrambe le gare finirono con la netta vittoria (4-1 e 4-2) da parte dei probabili e servirono per sciogliere i dubbi su chi dovesse avere l’onore e l’onere di giocare. Fu scelta quasi interamente la formazione dei probabili, con l’unica eccezione rappresentata dal centrocampista Debernardi al posto di Bontadini.
Intorno alle 15:45 l’arbitro inglese Goodley fischia l’inizio delle ostilità. Dopo qualche fase di studio, la Nazionale italiana prende le redini del match, provando a scalfire la difesa francese. Ma la prima parata la deve compiere il portiere italiano De Simoni, che respinge una conclusione di Sollier, ben servito da Mouton. È un fuoco di paglia, perché alla prima vera occasione l’Italia passa in vantaggio. Il primo gol assoluto lo realizza Pietro Lana, detto Fantaccino, uno dei dissidenti del Milan che nel 1908 aveva fondato l’Inter: il suo tiro potente, da 30 metri, si insacca alle spalle di Tessier.
La Francia reagisce prontamente e De Simoni sventa un paio di pericoli salvando la propria porta. Ma ancora una volta l’Italia non si scompone e al 29′ trova il raddoppio con Virgilio Fossati, centrocampista e capitano dell’Inter che solo sei anni più tardi perirà, in combattimento a Monfalcone, durante la Prima Guerra Mondiale. Nel primo tempo si susseguono altre emozioni, tra cui un gol annullato a Cevenini per fuorigioco, ma il risultato non si schioda dal 2-0.
IL SECONDO TEMPO
Nella ripresa è la Francia a partire con maggiore convinzione. E trova la rete della speranza dopo otto minuti con Sollier. Ma ancora una volta l’Italia non si abbatte. Al 59′ Lana approfitta di una corta respinta di Tessier e lo beffa da posizione ravvicinata. Il tira e molla continua, perché gli ospiti accorciano nuovamente le distanze, grazie a un preciso calcio di punizione battuto da Jourde. L’Italia, però, ristabilisce subito la doppia distanza con un gol del centrocampista dell’Ausonia Rizzi, ben servito da un piazzato di Calì. A questo punto, sotto 4-2 e ormai priva delle energie necessarie per tentare una reazione, la Francia si scioglie completamente.
C’è solo una squadra in campo, nonostante l’Italia sia costretta a giocare quasi con due uomini in meno, visto che Cevenini e Treré sono vistosamente zoppicanti. Al 82′ il torinista Debernardi segna la quinta marcatura, ma non è ancora tutto. A un minuto dalla fine l’arbitro Goodley assegna un calcio di rigore alla ai nostri in seguito a un fallo i mano di Mercier: Lana insacca dagli undici metri, realizzando così la sua personale tripletta. È il 6-2 definitivo, che sancisce la prima storica vittoria della Nazionale Italiana.