Bolzano sale sul trono d’Italia del badminton. La società altoatesina ha conquistato lo scudetto nella fase finale disputata in Sardegna dopo aver superato nella partita conclusiva i padroni di casa del MaraBadminton. Guidata dal tecnico Hamza, la compagine bolzanina ha potuto contare sulla forza dei propri doppi formati dalle giovani Fink e Hamza e dalla coppia maschile Rusev e Nikolov. Lo stesso Nikolov è stato l’autore del punto decisivo nel singolare maschile.
Bolzano riporta in Alto Adige un titolo che mancava ormai da parecchi anni. L’ultima volta fu il Merano a imporsi nel 2004, successivamente iniziarono i cicli vincenti del Mediterranea Cinisi e del Milano. Un riconoscimento importante per una polisportiva che da anni lavora sul territorio grazie a diverse realtà. L’obiettivo è di promuovere lo sport in ogni sua essenza e lavorare sui giovani; nel badminton ci stanno riuscendo con brillanti risultati come ha raccontato ai nostri microfoni il direttore sportivo bolzanino Rudi Bocher.
Primo titolo nazionale dopo 25 anni di attività. Siete ampiamente soddisfatti per questo risultato?
Siamo contentissimi soprattutto perché uno dei punti fondamentali è stato realizzato dalle nostre giocatrici Katharina Fink e Yasmine Hamza, che ormai seguiamo da quando hanno dieci anni. Un titolo importante per tutta la regione perché arriva dopo quasi sedici anni dall’ultimo successo di una squadra dell’Alto Adige. Noi siamo molto felici di ciò; abbiamo ricevuto anche i complimenti da parte di Arno Kompatscher, presidente della provincia autonoma di Bolzano.
Bolzano si è saputa distinguere per l’attività svolta a livello giovanile. Un passaggio importante per diffondere il badminton sul territorio
Negli ultimi dieci anni abbiamo puntato molto sui giovani. Collaboriamo con una ventina di scuole a Bolzano e anche fuori con lo scopo di presentare e promuovere il badminton. È stato un processo abbastanza lungo, però adesso si stanno vedendo i primi risultati. Ci sono giocatrici Under, 15, Under 16 e Under 17 convocate in nazionale, tante promesse del nostro vivaio.
La partecipazione delle scuole è una chiave rilevante. Incentivare gli studenti ad avvicinarsi allo sport e far conoscere discipline diverse
Per noi società polisportiva è importante la collaborazione con le scuole, è un qualcosa di reciproco. Le strutture didattiche sono soddisfatte se noi proponiamo diversi tipi di discipline, noi se abbiamo modo di proporle. Organizziamo tutti gli anni delle settimane estive con 800/900 bambini; in queste occasioni presentiamo i nostri tredici sport. Il nostro progetto può contare inoltre sulla collaborazione con la Badminton School che fornisce un aiuto tecnico. Per noi il settore giovanile è il fondamento di tutto; ci sono sempre le eccezioni come la Serie A di pallamano o il floorball dove troviamo atleti di punta, però tutto è costruito partendo dai giovani.
Apriamo una piccola parentesi sui giochi di Tokyo. Il badminton è sport olimpico dal 1992. Ci sono delle realtà soprattutto in Asia che vantano una lunga tradizione olimpica. Sul movimento italiano invece cosa possiamo dire?
Il badminton è uno sport in ascesa in Italia. La nostra speranza è di portare almeno quattro atleti ai Giochi che si terranno nel 2024 a Parigi. Se guardiamo i numeri della Federazione, ci accorgiamo di una importante evoluzione. È uno sport poco conosciuto, però stiamo recuperando e ci sono delle grandi potenzialità.