La stagione del Barcellona è stata pressoché fallimentare. Estromessa agli ottavi di Champions e ormai fuori dalla volata scudetto, ai blaugrana non rimane altro che difendere il terzo posto dall’insidia Siviglia. E per farlo dovrà cercare di vincere con l’Eibar all’ultima giornata. La sconfitta interna contro il Celta Vigo ha complicato i piani della squadra di Koeman, mai realmente convincente in questa annata.
Ecco perché Laporta, presidente del club, sta pensando a un avvicendamento tecnico. Si sta guardando attorno per verificare se ci sia una possibile alternativa a Ronald Koeman. E tutto lascia pensare che il candidato numero uno alla successione dell’olandese sia un’altra vecchia conoscenza della società catalana, Xavi Hernández, attuale tecnico della squadra qatariota Al-Sadd.
L’idea di ingaggiare Xavi è dettata più che altro da due (ovvi) fattori. Intanto perché l’ex centrocampista conosce alla perfezione l’ambiente blaugrana, visto che ci ha vissuto ininterrottamente per più di 25 anni. E poi perché riporterebbe in auge quel “Guardiolismo” che ha portato il Barcellona a compiere determinate imprese. Xavi sembra l’uomo giusto al momento giusto.
Xavi è a Barcellona, ufficialmente in vacanza. Ma la sua presenza può essere il preludio a un ingaggio che prima o poi è destinare ad accadere, secondo la maggior parte dell’opinione pubblica. Laporta sfoglia la margherita. Ripartire da Koeman, che ha ancora un anno di contratto, o dargli il benservito per affidarsi a un altro blaugrana doc? La soluzione Xavi piace ma c’è da capire la fattibilità, anche in termini economici. In un periodo non proprio top per le casse del Barça.