Dal nostro inviato a Lugano (CH)
Incontriamo come di consueto a fine partita il tecnico del Lugano Maurizio Jacobacci, nella sala stampa di Cornaredo, per le reazioni a caldo post partita. Ecco come l’allenatore dei bianconeri ha commentato la sconfitta casalinga di stasera.
“Nel secondo gol il calcio d’angolo non c’era, e loro sono stati più reattivi di noi, e subire quel gol ci ha ovviamente tagliato le gambe. Bravi loro in occasione del primo gol a sfruttare il nostro errore, visto che erravamo troppo bassi. Noi siamo andati vicini al pari, e avremmo meritato di segnare nel finale. Però abbiamo trovato poche volte gli attaccanti, loro hanno difeso bene e ci hanno messo in difficoltà soprattutto nel secondo tempo. Il Vaduz ha diversi giocatori dietro forti di testa, e non siamo stati in grado di sfruttare le palle alte: abbiamo fatto tanto possesso, ma non è servito.”
Il tecnico ha poi commentato il momento della squadra: “Non siamo stanchi mentalmente, abbiamo lavorato bene in settimana, e non dobbiamo cercare scuse: siamo stati imprecisi in avanti.”
Ha poi parlato Numa Lavanchy: “Ci è mancata la qualità sotto porta. Abbiamo ancora tre partite da giocare, e vogliamo fare bene già dalla prossima a Basilea. Ci sono momenti difficili in stagione, ma siamo sempre stati tranquilli rispetto alle nostre possibilità. Siamo delusi per la sconfitta, ma non è la più brutta partita della stagione, a mio parere.”
Jacobacci ha poi voluto puntualizzare le cose che non sono andate bene stasera: “Quando non si segna, le partite diventano più difficili. Loro sono andati in vantaggio alla prima palla gol, e hanno potuto quindi giocare come preferiscono. Non posso però rimproverare nulla alla squadra, che in campo si è disimpegnata in modo molto diverso rispetto alla partita di Zurigo della settimana scorsa. Ai ragazzi non rimprovero nulla: è mancata la qualità, ma l’impegno c’è stato, e non ho nulla da dire loro. Mancano le conclusioni degli attaccanti: per averle, ci vogliono tante palle in avanti, ma è anche vero che i cross sotto porta sono stati pochi. Loro, passando in vantaggio, ci hanno chiuso tutti gli spazi, inibendoci la profondità, e per questo bisogna fare i complimenti al Vaduz.”