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Bin Salman avrebbe chiesto a Johnson di intervenire nell’affare Newcastle per “non rovinare i rapporti”

Andy Linden / Shutterstock.com

Sebbene sia passato ormai quasi un anno dal mancato acquisto del Newcastle da parte della cordata saudita guidata dal Public Investment Fund (e, indirettamente, dal principe ereditario Mohammed bin Salman), la questione in Inghilterra non sembra essere affatto chiusa e ciclicamente emergono nuovi dettagli di una delle trattative più discusse degli ultimi anni. Anche perché il rifiuto da parte della Premier League di accettare il passaggio di consegne dei Magpies dall’attuale proprietario al Fondo saudita non è mai andato davvero giù al governo di bin Salman, che in tutti i modi ha provato a completare l’operazione.

Sulle ragioni del mancato acquisto avevamo già parlato in passato (per esempio, qui) e, più che su questioni legate alla tutela dei diritti umani, erano emerse delle problematiche sui diritti televisivi: la tv qatariota BeIn Sports, che detiene i diritti televisivi della Premier League anche in Arabia Saudita, si era opposta con forza all’acquisto dei bianconeri soprattutto a causa del presunto collegamento tra il governo e il servizio pirata online BeoutQ, una piattaforma che da tempo permette un accesso illegale a diversi eventi sportivi, comprese le partite di Premier League, Wimbledon, Sei Nazioni.

Secondo un’inchiesta realizzata dal Daily Mail e riportata anche da altre testate inglesi, Mohammed bin Salman si sarebbe addirittura rivolto al Primo Ministro Boris Johnson lo scorso 27 giugno, inviando un messaggio scritto molto chiaro: le relazioni tra Regno Unito e Arabia Saudita sarebbero state danneggiate se il Governo inglese non fosse riuscito a intervenire per “correggere” la decisione “sbagliata” della Premier League. Johnson avrebbe a quel punto incaricato Edward Lister, inviato speciale per il Golfo, di prendersi carico della questione, come raccontato anche al Mail: “I sauditi si stavano infastidendo. Non stavamo facendo pressioni per loro conto sull’acquisto. Volevamo che la Premier League fosse diretta e dicesse “si” o “no”, senza lasciare i sauditi in un limbo”.

Come riportato dal Guardian, in realtà il governo Johnson ha sempre mostrato un certo apprezzamento per l’offerta, ma non aveva i poteri necessari per scavalcare la Premier League. Lo stesso Primo Ministro, davanti all’insoddisfazione dei tifosi bianconeri per la mancata cessione, aveva inviato una lettera al Newcastle United Supporters Trust, mostrando comprensione verso la tifoseria e chiedendo alla Premier League di presentare una dichiarazione che giustificasse il mancato acquisto. Comunicato che, effettivamente, è stato pubblicato poco dopo dalla lega inglese. Dal Governo, per il momento, negano qualsiasi coinvolgimento nell’affare, dichiarando che si trattasse di una questione puramente commerciale. Ma queste voci sono l’ennesima conferma di quanto pesante, anche sul piano politico, fosse diventato l’affare Newcastle per Mohammed bin Salman e la cordata saudita.