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Il tennis italiano scopre i suoi fantastici quattro

Risale a 44 anni fa l’ultima volta che l’Italia poteva contare su ben quattro giocatori nelle prime trenta posizioni del ranking ATP: il 3 luglio 1977 erano Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli, oggi sono Berrettini, Fognini, Sinner, e Sonego. Questo incredibile expolit del tennis italiano ha radici ben solide e ora lo possiamo dire forte e chiaro: sognare non costa nulla.

Dei quattro sopra citati infatti solo Fognini è un over 30, mentre Sinner addirittura non ha nemmeno vent’anni. In mezzo ci sono le 25 primavere di Berrettini e le 26 di Sonego, con ancora molto potenziale da esprimere. E non dimentichiamoci di Lorenzo Musetti, altro astro nascente pronto ad esplodere a breve. Il movimento italiano si candida quindi ad un ruolo da protagonista nei prossimi anni: oltre per meriti sportivi, l’ATP ha assegnato alla città di Torino le ATP Finals per le prossime cinque stagioni e sempre nel capoluogo piemontese anche le finali della Coppa Davis.

Il giocatore con la bacheca più prestigiosa è Fabio Fognini: il giocatore di Arma di Taggia ha vinto in carriera il Master 1000 di Montecarlo e ha raggiunto i quarti di finale del Roland Garros. Da un paio di stagioni a questa parte i tanti problemi fisici hanno minato il suo rendimento, ma siamo sicuri vorrà regalare ancora qualche gioia a Federico e Farah, i figli avuti con Flavia Pennetta. Matteo Berrettini segue a ruota: il tennista romano ha partecipato alle ATP Finals avendo concluso il 2019 tra i migliori otto giocatori del mondo e avendo raggiunto le semifinali allo US Open.

Jannik Sinner e Lorenzo Sonego sono delle new entry: il primo è ormai una certezza nonostante la giovane età, mentre al secondo ci è voluto qualche anno in più per esprimere il suo miglior tennis. L’altoatesino è fresco della sua prima finale (il quarto Under-20 nella storia del torneo ad approdare all’ultimo atto dopo Andre Agassi, Rafael Nadal e Novak Djokovic) in un Master 1000 a Miami dove ha perso contro Hurkacz, ma ha già vinto due titoli ATP ed è stato eletto come giocatore rivelazione. Il torinese invece ha vinto ieri il torneo ATP 250 in Sardegna e l’anno scorso è arrivato fino al quarto turno al Roland Garros.

I quattro moschettieri italiani possono spartirsi molti traguardi: prima di tutto sembrano trovarsi a proprio agio su superfici diverse e probabilmente è Sinner il giocatore più completo con Berrettini che preferisce il veloce e Fognini la terra rossa. Il futuro è nelle nostre mani, ma facciamo attenzione con le critiche al primo passo falso. Ce ne saranno, è normale in uno sport tecnico come il tennis e vista l’età dei giocatori. Lasciamoli in pace, ci daranno grandi soddisfazioni.