“El Clásico viene deciso da scintille e giocatori scintillanti!”
Questa è la definizione di Stefano Borghi per descrivere Real Madrid-Barcellona. Una definizione che però può estendersi non solo a una singola partita, ma a LaLiga intera, un campionato che potrebbe essere deciso dopo la vittoria merengue, affondando così la flotta di Lionel Messi e Ronald Koeman grazie a un taconazo di Benzema.
Nonostante uno sforzo immane del Barça, Zidane è andato a casa con tre punti e testa libera da pensieri cattivi. Nemmeno la rete incredibile di Mingueza per quello che ha preceduto il gol del difensore, un salto di Griezmann imprevedibile per la difesa, è riuscita a dare a cambiare le redini della partita.
In questo momento Real, Atlético e Barça si ritrovano tutte in cima, con le madrilene a 66 punti e il club catalano a 65. Però l’Atlético, che scenderà in campo contro il Real Betis, ha il vantaggio della partita in meno per riprendersi la prima posizione. Anche se Simeone nelle ultime settimane è stato abbastanza criticato, viste le prestazioni molto deludenti che poco hanno a che vedere con l’Atlético spumeggiante, pur con un’anima difensiva, di inizio campionato. E la svolta negativa si deve ricercare proprio in una vittoria contro il Granada.
Il 2-1 super sofferto dei Colchoneros ha decretato l’inizio di un periodo di crisi che potrebbe costare il campionato. Da quel momento infatti ne LaLiga hanno totalizzato 11 punti in 8 partite, con 3 pareggi e 2 sconfitte e una media quindi di 1.38. Invece nelle precedenti 21 giornate disputate la media risulta essere di 2.62 punti a partita che sottolineano un calo preoccupante, non solo a livello di intensità di gioco, ma anche di risultati, tanto importanti per il trionfo finale.
L’ultima volta che c’è stata una vera e propria corsa a tre così agguerrita per la vittoria de LaLiga, stagione 2013/14, El Clásico era stato disputato alla 29esima giornata, mentre quest’anno siamo alla 30esima, quindi quasi nello stesso periodo. All’epoca il Barcellona, arrivato all’ultima giornata a contendersi il titolo proprio con l’Atlético, aveva spodestato con un 3-4 al Bernabeu il Real in testa. L’1-1 dell’ultima partita aveva poi premiato Diego Godin, in gol quella volta, e compagni al Camp Nou.
Non possiamo essere certi su chi sarà alla fine a festeggiare, non avendo la palla di cristallo, ma possiamo affermare che il derby castigliano-catalano cambia gli animi delle squadre. Come una partita nel 2014 aveva cambiato i piani dei futuri campioni d’Europa, oggi sempre una partita frantumerà probabilmente il sogno dei blaugrana di diventare campioni di Spagna. El Clásico sarà quindi la scintilla decisiva per LaLiga?
Il Real Madrid a livello di calendario può dormire sonni più tranquilli rispetto all’Atlético. I Galacticos, oltre a uno scontro con il Siviglia alla 35esima, dovrebbe avere davanti un campionato “semplice”. Ovviamente non c’è nulla di scontato, ma è solo una previsione sulla carta. Nelle ultime due giornate Zidane dovrà affrontare Athletic Club e Villareal, sicuramente due squadre molto forti, ma che potrebbero arrivare alla fine senza obbiettivi da raggiungere.
Lo stesso Athletic Club di Marcelino il 25 aprile cercherà di fare risultato contro l’Atlético Madrid per risollevare la classifica che li vede decimi. Qualche settimana più tardi invece Simeone dovrà preparare bene un altro derby castigliano-catalano contro il Barcellona. La speranza paradossale del Real è che i ragazzi di Koeman possano essere ancora in corsa per il titolo, così che affrontino con più motivazione i Colchoneros.