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Guarín e il tormento della depressione sfociata in violenza

Fredy Guarín è stato arrestato dalla polizia colombiana per violenza domestica. Secondo la ricostruzione di Jorge Vargas, direttore della Polícia Nacional, il calciatore si sarebbe reso protagonista di una rissa con i suoi familiari nella casa de suoi genitori. All’arrivo delle forze dell’ordine l’ex Inter, con i pantaloni insanguinati, ha opposto resistenza. Tra i feriti, per opera dello stesso Guarín, ci sarebbero suo padre, uno dei poliziotti e un operatore sanitario.


Questo suo comportamento, gravissimo ovviamente, nasconde dietro una situazione ben più grave di quello che potrebbe sembrare. I problemi familiari non sono nuovi in casa Guarín, poiché già a inizio 2020 si aveva interrotto il contratto con il Vasco da Gama per risolvere delle questioni, non rese note, in famiglia. Il club brasiliano si era reso in un primo tempo disponibile, per poi rescindere con il centrocampista.

PERIODO AL VASCO

A Rio de Janeiro si era ambientato benissimo, segnando perfino 3 gol nell’ultima parte del Brasileirão 2019. I tifosi si erano affezionati al calciatore, omaggiandolo perfino con una canzone, com’è consuetudine fare tra i club carioca. Questo amore si era intensificato dopo una rete meravigliosa al Cruzeiro in pieno São Januário, quando si era recato vicino alla mascotte per festeggiare, dopo una capriola per scavalcare i cartelloni pubblicitari. Il rinnovo del contratto, dopo i primi sei mesi, era stato naturale per Guarín che nel mentre si era tatuato perfino lo stemma del Vasco sul proprio braccio sinistro.

Anche durante il suo periodo buio, poco prima della rescissione, la società cruz-maltina aveva espresso il suo appoggio all’atleta con un servizio di Vasco TV. Nel servizio il club aveva raccolto degli aneddoti di alcuni suoi ex compagni nelle varie squadre in cui ha limitato durante la carriera, come Valderrama o Javier Zanetti, in occasione del suo 34esimo compleanno.

Grazie. È veramente bello sentire queste parole. Noi giochiamo solo a calcio e spesso ci dimentichiamo di tutto questo, ma è bello aver lasciato un’immagine anche come persona. E ogni persona presente nel video ha detto proprio questo, che ho lasciato il segno con la mia personalità, come essere umano. Voglio ringraziare tutti, principalmente voi (Vasco TV) che avete avuto questa idea, e coloro che mi hanno mandato un messaggio. Grazie mille! Voi avete reso questo giorno molto molto speciale per me. Oggi qui sono solo, ma voi mi avete fatto sentire in famiglia.” aveva poi risposto Guarín dopo la gradita sorpresa.

PROBLEMI IN FAMIGLIA

Ciò non ha comunque evitato la rescissione col Vasco e la momentanea pausa dal calcio da parte del 34enne. In quei momenti la relazione con Sara Uribe, compagna da cui ha avuto uno dei suoi tre figli, stava andando a rotoli. La modella non voleva trasferirsi per vivere stabilmente in Brasile ed era tornata in Colombia. La rottura con Sara, contornata dalla situazione pandemica venuta a crearsi poco dopo, ha quindi portato nell’oblio il calciatore colombiano.

L’allora presidente vascaíno, Campello, si era espresso con queste parole: “Guarín si era preso male e gli abbiamo lasciato un periodo libero per poter tornare in Colombia per paura che possa entrare in depressione.

Non potendo vedere i figli, il giocatore molto probabilmente stava manifestando alcuni sintomi della depressione. In Colombia ultimamente si è parlato di un suo consumo di alcool e droghe. Questa tesi viene rafforzata da un video, conseguente all’arrivo in ospedale dopo l’intervento della polizia, in cui Guarín, in una condizione che sembra di ubriachezza, viene braccato dai polizziotti per calmarlo.


Sempre nello stesso video si nota un certo sovrappeso dell’atleta. L’allenatore e i tifosi del Millonarios, attuale squadra di Fredy Guarín, si sono spesso lamentati per la sua condizione fisica. Nonostante il gol segnato al Pereira lo scorso 7 febbraio, il suo rendimento al ritorno in Patria non è stato all’altezza fin qui.

Tuttavia il compito della società e dei supporter dovrebbe essere, appunto, supportare il proprio dipendente e il proprio beniamino, invece di incolparlo. Qualche settimana fa piangevamo il Morro Garcia per un problema psicologico e prima che la situazione di Guarín si aggravi, c’è bisogno di offrigli tutto l’appoggio possibile. L’atto di violenza sulla propria famiglia e sulla polizia è un atto grave e va senza dubbio condannato, ma senza dimenticare le cause che hanno provocato questo episodio.