Le 7 Marce, GP Bahrain – Tutto (NON) come prima
GP Bahrain, 1/a tappa del Mondiale di Formula 1 2021. Analizziamo quanto accaduto sul circuito del Sakhir con le nostre immancabili “7 marce”
Viaggia in 7/a marcia, Lewis Hamilton – Vince perché ha la macchina più forte. Spesso accade così, ma non sempre. E il successo di ieri appartiene decisamente alla categoria “ma non sempre”. La Mercedes non era la vettura più performante del lotto, in quanto è apparsa per tutto il fine settimana un pelino inferiore alla Red Bull. Ma la strategia della Casa di Stoccarda (vedasi anticipo della seconda sosta ai box) assieme al manico dell’inglese, ha ribaltato un pronostico che appariva scritto. Tutto (NON) come prima, quindi.
Viaggia in 6/a marcia, Max Verstappen – Fine settimana quasi perfetto. Peccato che il “quasi” gli sia costata una vittoria che pareva scritta dopo la splendida pole position staccata il sabato. Dopo aver sorpreso la Mercedes nei primi due giorni, la Red Bull è stata a sua volta sorpresa dalla strategia tedesca che ha portato Hamilton davanti negli ultimi giri. Verstappen, con le gomme più fresche nel finale di gare, è entrato in modalità qualifica e si è portato sull’inglese nelle tornate finali. Peccato per lui che il sorpasso decisivo lo abbia compiuto portando la sua vettura fuori pista, costringendolo quindi a restituire correttamente la posizione e non avendo più possibilità di cercare il colpo vincente. Verstappen però esce dal Bahrain con una consapevolezza: quella di poter dire la sua per il Mondiale. E non è poco.
Viaggia in 5/a marcia, la McLaren – Si attendeva la scuderia di Woking terza forza quasi incontrastata dopo i test invernali e le previsioni sono state – per ora – confermate. Norris 4/o e Ricciardo 7/o abbastanza agevolmente, controllando le Ferrari. Il motore Mercedes, al posto del Renault, sta cominciando a fare il suo lavoro.
Viaggiano in 4/a marcia, la Ferrari e l’Alpha Tauri – Fine settimana agrodolce per le due scuderie italiane. La Rossa, rispetto allo scorso anno, ha mostrato un deciso miglioramento, entrando con entrambe le vetture nella top 10 e portando entrambe le vetture a punti. Purtroppo, di meglio adesso non si può chiedere. La scuderia di Faenza aveva fatto ben sperare sia nelle libere che in qualifica, ma in gara purtroppo Gasly si scontra con Ricciardo e il GP termina in quel frangente per il francese. Bene l’esordiente giapponese Tsunoda, che porta la macchina faentina in zona punti con un buonissimo nono posto.
Viaggia in 3/a marcia, l’Alpine – Per ora, la colorazione di blu e la rievocazione di un marchio storico non sta portando bene al Gruppo Renault. L’Alpine non è competitiva non solo nei confronti di Red Bull e Mercedes, ma appare un gradino sotto anche alle scuderie di centro gruppo. Solo un rientrante Fernando Alonso ha concesso alla scuderia francese un minimo di competitività, fino a quando i freni non l’hanno tradito.
Viaggia in 2/a marcia, Nikita Mazepin – Tre uscite in curva, per il debuttante russo della Haas. Due in qualifica e la terza a inizio gara che le è costata in ritiro. Non tutti si adattano subito al Circus. Sperando per lui che sia solo un episodio.
Viaggia in 1/a marcia, la direzione gara – Pronti, via, e arriva il primo equivoco da parte dei commissari di gara. Protagonista, la curva 4. Al venerdì e sabato venivano puntualmente annullati i tempi di chi andava fuori pista in quel tratto di circuito. Alla domenica, i piloti sono stati liberi di girare larghi (e Hamilton l’ha fatto 29 volte). Fino a quando, durante la gara, è arrivato il contrordine. Se le premesse sono queste, non vi è da stare tranquilli.