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La storia di Raphael Mbotela, il più giovane arbitro della storia dell’Africa a dirigere dei professionisti

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Raphael Mbotela ha appena 16 anni e arbitra da quando ne ha 13, momento in cui ha concluso la propria carriera da calciatore per un infortunio al ginocchio e ha deciso di cominciare a usare il fischietto. Da questa settimana, però, il giovanissimo direttore di gara è diventato anche l’arbitro più giovane di sempre a dirigere una partita tra squadre professionistiche, seppur a livello di amichevole.

Mbotela, infatti, è stato designato per la sfida di mercoledì scorso tra Zesco United e Forest Rangers, due squadre della massima serie dello Zambia. Un’occasione unica di crescita e che lo avvicina simbolicamente al suo idolo, Danny Sikazwe, arbitro connazionale della FIFA. Il ragazzo vive con sua madre e, in un’intervista rilasciata alla BBC, ha parlato del suo sogno, ma anche dei suoi obiettivi a breve termine:

“Mi piace tantissimo arbitrare, arbitrare mi rende felice. Certo, a volte faccio degli errori ma proprio quando li faccio mi sento motivato a migliorare sempre di più, fa parte del gioco, e della vita, ogni persona commette errori. Spero che la gara di mercoledì sia solo l’inizio, spero che la mia federazione possa darmi una mano a migliorare. Mi piacerebbe molto diventare come Janny Sikazwe (arbitro FIFA del paese, ndr) una volta che avrò finito gli studi. Attualmente non posso andare a scuola perché i miei genitori sono separati e non possiamo permetterci l’uniforme scolastica e i libri, ma spero di tornarci presto e poi, una volta diplomato, concentrarmi sulla carriera da arbitro”.

La presenza di Mbotela non è stata affatto sgradita alle squadre in campo, come dimostrato anche dalle parole di Desmond Katongo, rappresentante dello Zesco United: “Non eravamo preoccupati per le sue capacità di arbitrarci, è diventato molto abituato a guidare queste partite. È bello vedere un giovane con il sogno di diventare un arbitro, mentre gli altri vorrebbero diventare Messi, Ronaldo o Mwepu (giocatore dello Zambia all’estero)”.