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Olanda, Francia e Spagna: le tre deluse all’esordio delle qualificazioni mondiali

Tifosi Spagna Russia 2018 spagnola

Foto: Twitter @SeFutbol

Se molte nazionali europee di prima fascia hanno compiuto la loro missione, vincendo la prima partita delle Qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022, non si può dire lo stesso per Olanda, Francia e Spagna. Tutt’e tre hanno deluso le aspettative e non sono riuscite a portare a casa i tre punti, nonostante avessero di fronte avversarie tutt’altro che irresistibili. Peggio di tutte ha fatto l’Olanda, che ha rimediato una sonora sconfitta (4-2) in casa della Turchia. I padroni di casa, trascinati dal milanista Çalhanoğlu e dall’esperto centravanti Yılmaz, hanno irretito gli Orange, che hanno però qualche rimpianto per un gol fantasma di De Ligt non assegnato dall’arbitro. In un girone più equilibrato di quello che si possa pensare (per la presenza di Montenegro e Norvegia) la Nazionale olandese si trova a dover rincorrere subito.

Esordio appannato anche per la Francia, incapace di battere l’Ucraina di Shevchenko. Il bel gol di Griezmann sembrava aver dato una certa sicurezza ai transalpini, ma nel secondo tempo la squadra di Deschamps ha giocato con una certa sufficienza e ha subito il gol del pareggio grazie a una rocambolesca deviazione di Kimpembe su tiro di Sydorchuk. Quello che è mancato maggiormente è stata la determinazione dei giorni migliori, come se i francesi si sentissero superiori e al sicuro dopo la rete dell’1-0.

Infine ha deluso anche la Spagna. Non può che essere così, dopo l’1-1 casalingo contro la Grecia. Eppure, proprio per superare il muro difensivo greco, Luis Enrique aveva schierato una formazione a trazione anteriore, con Llorente nell’inedito ruolo di terzino destro. Alla rete di Morata risponde Bakasetas dagli undici metri, dopo il calcio di rigore fischiato dall’arbitro italiano Guida.

Per queste tre Nazionali ci sarà sicuramente occasione per rifarsi. D’altronde siamo appena agli inizi del percorso di qualificazione e le prossime sfide possono essere quelle della rivincita. Ma ciò dimostra, una volta per tutte, che a livello europeo non ci sono più partite semplici.