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La firma di Jasper Stuyven sulla Milano-Sanremo 2021

La Milano-Sanremo finisce per il secondo anno di fila nelle mani di un ciclista belga. L’edizione numero 112 della Classicissima è stata vinta da Jasper Stuyven della Trek Segafredo, bravo a trovare l’attacco vincente a 2 km dal termine. Secondo Caleb Ewan, terzo Wout Van Aert vincitore della passata edizione. Il migliore degli italiani è stato Sonny Colbrelli, giunto ottavo al traguardo di Via Roma.

Van Aert, Alaphilippe e Van der Poel. Erano loro gli osservati speciali questa mattina alla partenza da Milano. Da questa lista di soli tre nomi ci si aspettava con grande sicurezza il vincitore della Milano-Sanremo 2021, un’edizione caratterizzata dalla storica diretta integrale televisiva. Ne erano convinti tutti e molti puntavano a una sfida avvincente tra mostri sacri sulle strade della Liguria. Le marcature strette, l’attesa delle mosse dell’avversario e i ritmi frenetici però hanno frenato lo spettacolo, limitando la selezione soprattutto tra le ruote veloci: il risultato è stato un finale diverso dai pronostici.

Sulla Cipressa tutti hanno pensato a salire di buona vena cercando esclusivamente le posizioni migliori per non farsi sorprendere. Bagarre e grossi  rischi nel gruppo tra spallate e cambi di direzione. Le scintille sono state posticipate sul Poggio grazie alla malizia di Julian Alaphilippe; il francese qui ha costruito le sue fortune nel 2019 e oggi ha provato a concedere il bis per riprendersi il trono della corsa. Non è stato sufficiente al transalpino per erigersi a protagonista, perché dalle retrovie hanno saputo rispondere alla sua incursione spegnendo le speranze di vittoria del ciclista della Deceunink-Quick Step.

In un gruppo così assortito con i tre big e degli sprinter pericolosi, Stuyven ha giocato la mossa rischiatutto, un all-in ciclistico a 2 km dal termine concretizzato in uno scatto proprio al termine della discesa. Una scelta coraggiosa premiata con il bersaglio grosso mentre alle sue spalle ci si muoveva con evidente ritardo per ricucire lo strappo. Il belga è arrivato a braccia alzate e con questa vittoria impreziosisce il suo palmares aggiungendo una corsa di notevole livello in cui aveva trovato un decimo piazzamento nel 2018; un risultato a cui lui stesso appariva ancora incredulo pochi minuti dopo la fine della corsa. Per questa volta l’audacia ha avuto il sopravvento sulla classe e sulla potenza, il bello del ciclismo è anche questo.

Per il terzo anno di fila nessun ciclista italiano riesce a piazzarsi sul podio della Classicissima. Sono piovute forti critiche sulla tattica della Ineos per aver sacrificato Filippo Ganna sul Poggio in maniera scriteriata. Una soluzione non andata giù a parecchi tifosi italiani; in molti avrebbero voluto assistere a una sortita del piemontese proprio nel finale viste le sue capacità, mostrate anche quest’oggi quando ha trainato il gruppo. In serata però lo stesso Ganna ha spento le polemiche, rivelando che era reduce da uno stato febbrile e per questo motivo ha scelto questa strategia di gara.