La ruota gira, prima o poi, per tutti: questo è il momento del Brescia che con quattro vittorie consecutive si conferma la squadra più in forma della Serie B. Vittima di turno è la Reggina che approdava al Rigamonti con gli stessi punti in classifica, ma che torna in Calabria con una sconfitta forse non del tutto meritata.
Sì, perché questo Brescia è soprattutto cinico: lo si era visto sabato a Frosinone e lo ha confermato oggi. Poche, pochissime occasioni create (se ne contano forse tre) e un gol estratto dal coniglio da van de Looi, come quattro giorni fa fece Ndoj in pieno recupero. Cambia soltanto il minuto e la forma: oggi ad inizio ripresa un rasoterra dell’olandese non ha lasciato scampo a Nicolas.
Baroni schiera una Reggina senza due pedine fondamentali come Crimi e Folorunsho e lascia in panchina i nomi più altisonanti come Menez e Denis che entreranno soltanto nella ripresa non riuscendo però a riacciuffare il pareggio. L’inizio di gara è tutto di marca ospite con Rivas e Kingsley che sciupano due ottime opportunità: il primo gestisce male un contropiede quattro contro due, il secondo dal limite impegna Joronen con una deviazione di un difensore.
I calabresi sono messi bene in campo chiudendosi e ripartendo in velocità; Clotet capisce l’antifona della partita e impiega mezz’ora per istruire i suoi su come fronteggiare gli avversari. Nella seconda parte della prima frazione infatti il Brescia prende le misure e mette costantemente le tende nella meta campo della Reggina sfiorando il vantaggio con una girata debole di Ayé dopo una bella azione sulla sinistra di Martella.
Poco prima dell’intervallo è Kingsley a sparare alle stelle un rigore in movimento e così in apertura di ripresa ci pensa van de Looi a far pendere l’ago della bilancia verso i padroni di casa: il centrocampista olandese raccoglie un pallone vagante, prende la mira e con un rasoterra potente e preciso batte Nicolas. Le Rondinelle giocano sulle ali dell’entusiasmo e due giri di lancette più tardi sfiorano addirittura il raddoppio con un tiro-cross di Ragusa disinnescato dal portiere granata.
Di fatto le occasioni del Brescia terminano qua: come dicevamo prima se ne contano forse tre. Non sono molte di più quelle della Reggina che nel finale, dopo la girandola di cambi, prova a spingersi in avanti in cerca di un forcing disperato che però non crea grossi grattacapi alla retroguardia bresciana capitanata da un grande Cistana. Il brivido più grande scorre lungo la schiena di Clotet a tre minuti dal termine quando tutti gli uomini offensivi di Baroni lisciano un ottimo passaggio dalla sinistra: questo però è il momento del Brescia dicevamo, gira tutto a suo favore e questo episodio è lampante.
I lombardi arrivano così alla quarta vittoria consecutiva con Joronen imbattuto da 366 minuti: quello che pareva destinato ad essere un campionato di sofferenza fino alla fine, ora si apre a sogni indiscreti. I playoff distano tre punti, ma se non si vuole guardare verso l’alto i playout sono lontani ben undici lunghezze. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ottimisti o pessimisti? Il finale di stagione del Brescia sta in queste risposte.