In Primo Piano

Chiesa trascina di nuovo la Juventus contro la Lazio

La Juventus mantiene il passo di Milan e Inter vincendo sulla Lazio grazie a un Federico Chiesa sempre in grande forma. Nonostante la grande prova di Álvaro Morata, autore di una doppietta e un assist, l’esterno italiano è il fulcro del gioco juventino. Lo ha dimostrato nella prima frazione, subito dopo la rete di Joaquín Correa. La squadra di casa sembrava molto fuori partita, tranne che Chiesa, attivissimo sugli attacchi e i contropiedi. È proprio su uno di essi che è nata la rete del vantaggio.

Il recupero di palla della difesa bianconera e il conseguente passaggio di Chiesa in avanti sono stati favolosi. La leggerezza con cui Fares ha affrontato l’opportunità per segnare sempre in un contropiede ha dell’incredibile. La sua prova era stata discreta fino a quel momento, visto anche qualche suo tiro di poco a lato in porta, sfigurando con quel piccolo errore. Il 23enne juventino ha così lanciato Morata, preciso poi nel concludere in modo preciso e forte. Per Chiesa è la 14esima partecipazione ai gol della Juventus in questa Serie A, 7 gol e 7 assist. I numeri della punta sono simili, avendo solo un passaggio decisivo in più.

L’intesa dello spagnolo con Rabiot, passata la mezz’ora e calato il giro palla della Lazio, ha fornito un altro gol spettacolare, forte e preciso. Sempre Morata ha poi chiuso i giochi con un rigore freddo contro Reina. L’ingenuità di Milinković-Savić è stata fatale in area. Nonostante l’assenza dal 1′ di Cristiano Ronaldo, fresco di record, l’ex madrileno non ha per niente deluso. Lui non segnava due reti in una partita di Serie A dal marzo 2016 contro il Torino. Federico Chiesa tuttavia lo ha indubbiamente aiutato, trascinando anche gli altri compagni nel momento del bisogno. L’inizio è stato traumatico per i ragazzi di Pirlo con la gioia tempestiva di Correa e una strategia asfissiante di Inzaghi.

La svolta è arrivata proprio da un tocco di mano in area provocato indirettamente da Chiesa. L’arbitro Massa non ha accordato il penalty, dato che la palla sul braccio di Hoedt derivava da una deviazione ravvicinata di Acerbi. Tuttavia il rimpallo rocambolesco è frutto dell’incursione del centrocampista bianconero. La confusione generata da quell’episodio ha probabilmente disorientato la Lazio, premiando il fomento di quel preciso istante che ha scatenato la Juventus. Federico Chiesa per il resto ha condotto una buona prova come al solito.