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Ramírez, uno spagnolo sulla panchina dell’Internacional

Miguel Ángel Ramírez è sbarcato a Porto Alegre per firmare con l’Internacional un contratto biennale da 100.000 dollari mensili. Il 36enne spagnolo in questi ultimi due anni è stato al centro dell’attenzione in Sudamerica, vista la crescita esponenziale avuta con l’Independiente del Valle. Prima di lasciare il comando degli ecuadoregni a dicembre, ha portato il club al suo primo trofeo internazionale alzando la Copa Sudamericana 2019.

CHI È MIGUEL ÁNGEL RAMÍREZ?

Prima di salire sul tetto del Sudamerica, la storia di allenatore di Ramírez ha avuto una svolta in Qatar. Dopo un inizio di carriera ad allenare le giovanili del Las Palmas, squadra della sua città natale, si è trasferito nel 2012 all’Aspire Academy, la scuola sportiva più all’avanguardia dell’Asia. Rimanendoci per lunghi sei anni, conoscendo lì pure il suo connazionale Xavi, il calcio per lui girerà anche in futuro sempre attorno a una sola visione: la scuola calcio. In Spagna esiste La Masia del Barça, in Qatar l’Aspire Academy, in Ecuador il Centro de Alto Rendimiento.

Nel Nuovo Continente non ha cambiato il suo tipo di pensare e guardare il calcio, optando sempre per crescere e accompagnare i giovani nel loro percorso. Il Centro de Alto Rendimiento è il complesso sportivo dell’Independiente del Valle, club ristrutturato nel 2014 proprio per creare un luogo perfetto per i nuovi talenti. Il profilo più giusto da ingaggiare non sarebbe potuto essere che Miguel Ángel Ramírez, prima come allenatore del settore giovanile e poi della prima squadra. L’intento col suo ingaggio era proprio quello di sfruttare a pieno tutte le sue conoscenze in fatto di crescita dei nuovi giocatori per il professionismo.

LO STILE DI GIOCO

La formazione di base dello spagnolo ha sempre avuto una media che si aggirava sui 25 anni di media. Partendo dal presupposto che sa lavorare con i giovani, non ha comunque mai rinunciato ad atleti più esperti nei suoi schemi come il 32enne Gabriel Torres, uno dei protagonisti del 5-0 sul Flamengo. Nell’ultima Libertadores l’Independiente ha stracciato i brasiliani, conducendo una partita favolosa, emblema dello stile rapido e organizzato di Ramírez, interessante in ottica Internacional che con Coudet faceva della rapidità un vanto.

Per lui non esiste nulla lasciato al caso, dato che il suo staff studia con software e hardware sofisticati le tattiche degli avversari. La partita contro il Flamengo di Domènec Torrent, altro spagnolo, può essere vista come la migliore dal punto di vista tattico di Miguel Ángel Ramírez. Il possesso palla, il pressing asfissiante e e tanti tiri dalla distanza sono solo la base della sua concezione di calcio. La chiave per vincere è stata la chiusura dei movimenti dei giocatori cruciali nel modo giusto, dopo uno studio accurato. Sarebbe una rivoluzione in Brasile, vista l’impreparazione della maggior parte degli allenatori in attività.

COSA ASSPETTARCI ALL’INTER?

L’ultima stagione per l’Inter è stata caratterizzata da tanti tagli ai fondi, molta improvvisazione e grande delusione. Ora la dirigenza ha bisogno di ripartire con un progetto serio e ambizioso, che in parte era cominciato con Eduardo Coudet, trasferitosi al Celta Vigo. Con Miguel Ángel Ramírez potrebbe forse iniziare una nuova era per l’Internacional, all’insegna di acquisti mirati, ma giovani. La grande scelta di calciatori under-21 nel Colorado è molto ampia, con Yuri Alberto e Peglow in bella vista. Questa potrebbe essere finalmente la giusta direzione per poter vincere un trofeo che manca da 10 anni.