Il record di Gigi Riva – 35 reti in maglia azzurra – sembra destinato a resistere ancora a lungo. Nonostante sembri un traguardo raggiungibile, allo stato attuale non c’è un calciatore che possa pensare di insidiarlo. Basti pensare che, tra gli attaccanti ancora in attività, è Mario Balotelli quello messo meglio come numero di gol (14). E tutti sappiamo come la carriera in azzurro dell’attuale calciatore del Monza sia tutt’altro che in discesa. Anzi, l’impressione è che per lui le porte della Nazionale siano ormai chiuse definitivamente. Alle sue spalle, appaiati con 10 realizzazioni, ci sono i due centravanti scelti da Roberto Mancini, Immobile e Belotti: il primo le ha messe a segno in 42 apparizioni, il secondo in 31.
Prima di capire il perché di questa situazione, facciamo un tuffo nel passato. Riva era un attaccante di grande spessore, nel Cagliari come in Nazionale. E la sua media in azzurro fu impressionante. Trentacinque gol in appena quarantadue partite: tradotto, un gol ogni 108 minuti. Ma avrebbe potuto giocare – e quindi segnare – di più. Colpa di due gravissimi infortuni patiti – crudeltà del destino – proprio con la maglia azzurra addosso. Il primo gli accadde ad appena 21 anni, durante l’amichevole Italia-Portogallo: si scontrò con il portiere avversario Americo Lopes e fu costretto a diversi mesi di stop. Il secondo, invece, avvenne qualche anno più tardi, quando ormai era già un attaccante affermato: durante una partita di qualificazione agli Europei ’72, il mediano austriaco Hof entrò duro provocandogli la frattura del perone destro.
Successivamente Riva riuscirà a reagire, a tornare in Nazionale e a far suo il record di marcature personali. Ma chissà dove sarebbe potuto arrivare se non fosse stato falcidiato dagli infortuni. Naturalmente, oltre a Riva l’Italia ha avuto tanti attaccanti di assoluto valore. Ma vuoi per un motivo, vuoi per un altro, non sono mai riusciti ad avvicinarsi a “Rombo di Tuono”. Tra di loro Silvio Piola, bomber micidiale capace di realizzare più di 300 gol in Serie A, che aveva una media addirittura migliore di quella di Riva. Ma le poche apparizioni (34) gli fecero terminare la carriera con sole 30 reti in maglia azzurra.
Ma torniamo al centro della nostra questione. Un aspetto da considerare è che ci sono pochissimi attaccanti che hanno totalizzato più di 60 presenze in Nazionale. Questo è un dato di fatto, basta spulciare le statistiche per capire che i più durevoli sono stati – e sono tutt’ora – portieri, difensori e centrocampisti. A differenza di altri paesi, dove un attaccante di grande qualità gioca in Nazionale per almeno una quindicina di anni senza troppa concorrenza, in Italia non c’è stata troppa continuità. Anche quelli che venivano considerati assoluti fuoriclasse (ad esempio Baggio, Del Piero, Totti, Vieri) sono stati frenati, quando dagli infortuni, quando dalla spietata concorrenza nel ruolo.
Del Piero si è fermato a 27 reti, ma le ha totalizzate in 91 partite. E non era certo un terminale offensivo come lo era Riva. Altobelli, Graziani e Rossi, figli di una stessa generazione di attaccanti e campioni del Mondo 1982, ne hanno segnate rispettivamente 25, 27 e 20. Un bel bottino complessivo che però non ha sancito la superiorità di uno dei tre. C’è chi è stato protagonista assoluto sì, ma per poco tempo, come Toni e Schillaci, stelle lucenti di un Mondiale ma arrivati in azzurro un po’ in ritardo. O come Vieri, centravanti vecchia maniera, poderoso, spaccaporte, ma frenato da un paio di infortuni che lo hanno fatto scendere in campo solo 49 volte (condite da 23 gol).
Ci sono naturalmente altri fattori che hanno permesso a Riva di mantenere il record per quasi 47 anni. Storicamente l’Italia ha sempre sfornato ottimi portieri e difensori. Sono loro che arrivano, solitamente, a giocare in azzurro da ultrentenni. Perché il loro è un ruolo che logora meno. E soprattutto è difficile trovare una nuova generazione di fenomeni pronti a metterli da parte. Per gli attaccanti, invece, è difficile che “rimanere sul pezzo” per molti anni. Sono protagonisti, lo rimangono fino a che non gli viene preferito uno più giovane e prolifico. E la Nazionale italiana, in questo senso, non fa eccezione.
Sotto, i primi dieci calciatori attualmente in attività con più gol con la maglia della Nazionale Italiana:
Balotelli 14
Immobile 10
Belotti 10
Quagliarella 9
Pellè 9
Chiellini 8
Bonucci 7
Candreva 7
Insigne 7
G. Rossi 7