La Cremonese centra l’obiettivo di giornata: vittoria e aggancio in classifica ai danni del Brescia. Le rondinelle continuano a rimandare l’appuntamento con la prova di maturità e ora la situazione si fa sempre più preoccupante. Non basta nemmeno un super Ayè, al quinto centro nelle ultime quattro partite, per far pendere l’ago della bilancia verso i padroni di casa.
I grigiorossi, che venivano da due sconfitte consecutive, scendono in campo fin da subito con un piglio offensivo costringendo il Brescia sulla difensiva; a Clotet va bene così avendo impostato la gara sulle ripartenze, ma il baricentro troppo basso dei suoi permette agli avversari di gestire il possesso palla senza particolari problemi. Già in apertura infatti la Cremonese sfiora il vantaggio con Gaetano che da due passi svirgola la conclusione a botta sicura: la porta di Joronen trema fin da subito dopo essere rimasta inviolata domenica scorsa soltanto per la seconda volta in campionato.
Al 14′ è il portiere finlandese a tenere il risultato in parità grazie all’aiuto del palo su un tiro dal limite dell’area di Valeri; piano piano però gli ospiti calano d’intensità ed esce il Brescia che passa in vantaggio alla prima occasione: Skrabb, schierato titolare a sorpresa, imbuca per Donnarumma, altrettanto bravo ad appoggiare per Ayè che deposita nella porta sguarnita il gol del vantaggio. L’uomo del momento in casa rondinelle è proprio il francese che dopo tante critiche si sta prendendo la rivincita personale a suon di centri.
Cellino dalla tribuna è contento dei suoi, mentre Braida si infuria ad ogni errore sbracciandosi con gli altri collaboratori; si va all’intervallo con il Brescia in vantaggio, non proprio meritatamente, ma grazie ad un cinismo veramente letale. Nella ripresa, pur non mutando il canovaccio tattico, la partita cambia radicalmente.
Dopo soli quattro minuti Pajac atterra Ciofani in area: pochi dubbi e dal dischetto è lo stesso attaccante a battere Joronen con un tiro centrale. L’avvio di ripresa è più frizzante e a farne le spese è Clotet, espulso dall’arbitro per proteste dopo che Donnarumma è stato fermato in posizione regolare. Scende a bordo campo anche il presidente Cellino per far sentire la vicinanza al vice Gastaldello, ma questa mossa non porta l’esito sperato.
Al 59′ infatti la Cremonese completa la rimonta grazie alla doppietta personale di Ciofani, bravo ad approfittare di un’incertezza difensiva di Chancellor e Mateju saltando di testa indisturbato a centro area. La panchina bresciana prova a rispondere inserendo Jagiello e Ragusa e passando così a un 4-3-3 che però finisce per non creare mai grattacapi alla retroguardia avversaria tanto che Carnesecchi rimane inoperoso per tutti i secondi quarantacinque minuti.
Le ampie praterie che si aprono permettono infatti agli uomini di Pecchia di ripartire in contropiede esaltando più volte Joronen che nel giro di due minuti compie tre interventi miracolosi che mantengono vive le speranze bresciane. Miracoli che però non vengono ripetuti in attacco, dove praticamente i padroni di casa non riescono mai a rendersi pericolosi.
Termina così 1-2 per la Cremonese che rimonta con rabbia e orgoglio e vince meritatamente il derby lombardo. Ora le due squadre sono appaiate a quota 26 punti in classifica, invischiate nella lotta per non retrocedere: la strada verso la permanenza in Serie B è ancora molto lunga e non sono più ammessi passi falsi.