I Campionati Mondiali di sci alpino e di biathlon hanno saputo regalarci a distanza di poche ore le gioie negate la settimana passata. A Cortina 2021 è arrivata la tanto attesa prima medaglia azzurra, composta del metallo più pregiato. La piemontese Marta Bassino, una delle ultime frecce rimaste nella faretra azzurra, ha conquistato il titolo iridato nella prova di parallelo femminile condividendo il successo con l’austriaca Liensberger. Bronzo per la francese Tessa Worley.
Quella della Bassino è stata una vera impresa perché la sua avventura è cominciata con un pessimo tempo di qualificazione, che l’ha vista all’opera al primo turno contro la slovena Hrovat. Successivamente sono arrivate ben tre rimonte nella 2/a run contro Brignone, Worley e Liensberger. Una prova emozionante non priva però di polemiche. La più adirata di tutte è stata Federica Brignone, già reduce dalla delusione di ieri in combinata; la sciatrice milanese ha avuto da ridire sul regolamento e soprattutto sulle condizioni di una delle due piste, che ha finito per creare un pesante handicap in gara e una situazione di disequilibrio. Accuse del tutto legittime e condivise da altri. Il parallelo è una disciplina spettacolare soprattutto per quel pubblico poco tecnico, situazioni come quella di Cortina però trovano poca compatibilità con l’attuale regolamento e con l regola del mezzo secondo massimo di distacco. Qualcuno inizia a chiedersi se è il caso di mantenere il parallelo nel programma mondiale e se forse non è il caso di ridurre alle tradizionali specialità di questo sport.
Prima del trionfo della Bassino, la mattinata si era accesa con le notizie provenienti da Pokljuka, sede dei Mondiali di biathlon. Nella prova individuale l’azzurra Dorothea Wierer, quarta domenica scorsa nell’inseguimento, ha chiuso al nono posto a 20” dalla vincitrice Marketa Davidova. Un piazzamento fondamentale perché ha permesso alla Wierer di ottenere la Coppa del Mondo di specialità a pari merito con l’austriaca Lisa Hauser. Il palmares dell’atleta di Brunico si arricchisce ulteriormente: sei Coppe del Mondo (due di classifica generale e quattro di specialità), le manca solo il primato nella sprint. Ora ci saranno le staffette, poi domenica la chiusura con la mass start: non è detto che questo traguardo raggiunto possa darle la carica per un’ultima ciliegina mondiale.