Sport Invernali

Cortina 2021 ancora avara di medaglie per l’Italia

Ai Campionati Mondiali di sci alpino di Cortina va in archivio la prima settimana di gare, quella dedicata principalmente alle discipline più veloci. Sono stati assegnati fino a oggi sei titoli iridati e il bottino in casa Italia purtroppo resta ancora a secco: il bilancio momentaneo riferisce soltanto due quarti posti.

La giornata odierna è stata dedicata alle prove di supercombinata, specialità ideale per il passaggio di testimone tra gli sciatori più veloci e quelli più tecnici. Le speranze azzurre per oggi erano state affidate a Federica Brignone, brillante in mattinata con il miglior tempo dopo la prima manche. Un ottimismo spento in maniera brusca, quando la milanese ha commesso un errore pesante nelle primissime porte dello slalom. La delusione è stata cocente, la stessa Brignone ha riconosciuto a fine gara di aver osato troppo, un rischio condizionato da un tracciato molto tecnico e ghiacciato, troppo penalizzante per le atlete più veloci. La classifica finale infatti parla chiaro con un podio formato da Shiffrin, Vhlova e Gisin, poi il vuoto con il quarto posto della nostra Elena Curtoni a oltre due secondi di distacco. La supercombinata apre comunque molti interrogativi tra gli addetti ai lavori, in primis sulla necessità di mantenerla in programma o di rivoluzionarla in futuro, cercando di prevedere tracciati che possano equilibrare meglio le caratteristiche delle singole atlete.

Discorsi che nulla tolgono alla prestazione eccelsa di Mikaela Shiffrin. Il suo è il sesto titolo iridato in carriera e per cinque mondiali di seguito sale almeno una volta sul gradino più alto. Le parole della Gisin sono emblematiche: “Oggi ci ha fatto vedere come si scia sul ghiaccio”. Quando a inizio stagione la statunitense ha fatto ritorno nel circuito era ancora lontana dalle sue condizioni ottimali, ma la fiducia dietro di lei è sempre stata elevata. Molti confidavano in un recupero a pieno regime entro febbraio e la Shiffrin non ha deluso le attese degli appassionati, anzi prima di Cortina è tornata a vincere anche in Coppa del Mondo. Un’atleta che ha tanto da dare a questo sport, ed è un peccato che una serie di episodi negativi l’abbiano tenuta lontano per molto tempo dalle competizioni. Il suo successo interrompe il dominio delle sciatrici svizzere in questo mondiale nei giorni precedenti: Lara Gut-Behrami non ha rivali in stagione in Super G, Corinne Suter ha primeggiato meritatamente in discesa libera ottenendo finalmente l’oro sfiorato in ben due occasioni.

In campo maschile sorride solo l’Austria. Vincent Kriechmayr ha realizzato una splendida doppietta tra Super G e discesa, battendo sul filo dei centesimi i rivali tedeschi Sander e Baumann. Marco Schwarz si è aggiudicato la supercombinata dando quattro centesimi al favorito di turno, il francese Alexis Pinturault. La lista dei delusi è primeggiata da Beat Feuz e da Matthias Mayer da cui si aspettavano grandi cose, vista anche l’assenza per infortunio del norvegese Kilde. Nulla da fare per Dominik Paris, quarto in discesa e quinto in Super G; due buoni piazzamenti e l’insoddisfazione del meranese per non essere riuscito a regalare un sorriso alla squadra azzurra. Christof Innerhofer era la grande incognita, alla vigilia lo avevamo inserito nella lista delle possibili sorprese; per lui un sesto posto in discesa. Inutile negare che i risultati di Garmisch avevano alzato le aspettative nel gruppo azzurro e questi risultati hanno rimarcato solo l’amarezza.