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Brescia, dalle stelle alle stalle: il Cittadella rimonta tre reti nel secondo tempo

Il Brescia non vede ancora la luce in fondo al tunnel, eppure oggi i presupposti erano incoraggianti: le rondinelle infatti hanno concluso il primo tempo sul 3-0 prima di venire rimontate dal Cittadella che torna dal Rigamonti con un punto prezioso.

Con Clotet in tribuna affianco a Cellino, in panchina si siede Gastaldello che in settimana pare aver toccato le corde giuste dello spogliatoio. Dopo soli sette minuti i padroni di casa sono già in vantaggio con Ayè, bravo a finalizzare un’azione insistita con il crosso di Spalek e la girata del francese. L’abbraccio collettivo sul gol è lo specchio della voglia che ha la squadra di togliersi tutta le tensione accumulata nell’ultimo periodo.

Il Brescia è padrone del gioco e si affida soprattutto a Donnarumma, rinato dopo la gestione Dionigi e nettamente l’uomo in più: il bomber campano prima dispensa passaggi di tacco, poi al 28′ iscrive il suo nome sul tabellino dei marcatori. Jagiello calcia dal limite, la difesa respinge, ma il pallone arriva a Donnarumma che dopo un paio di finte scaraventa in porta il raddoppio. Il Cittadella prova a farsi pericoloso soprattutto da destra, ma i due centrali bresciani quest’oggi paiono molto attenti e non concedono occasioni.

Prima dell’intervallo il Brescia ha il tempo anche di portarsi sul 3-0 grazie alla doppietta di Ayè che, su un cross a campanile, è il più scaltro di tutti ad insaccare sulla linea di porta. Il miglior Brescia del 2021, che è tornato a segnare su azione dopo cinque turni, va negli spogliatoi con un vantaggio che pare rassicurante: l’accoglienza calorosa al pullman dei tifosi prima del match ha sicuramente fatto la sua parte.

Nella ripresa Gastaldello imposta la partita sulle ripartenze e le rondinelle fanno incetta di occasioni, alcune clamorose: Donnarumma colpisce un palo e una traversa, ma sono soprattutto Ayè e Mateju a divorarsi il poker esaltando Maniero. Piano piano il Brescia cala e soprattutto fisicamente accusa il colpo: Venturato capisce la situazione e con una cinquina di cambi dà la svolta alla gara.

È un gioiello di Gargiulo, ex di turno, ad iniziare la rimonta dei veneti: al 62′ il centrocampista estrae il coniglio dal cilindro battendo Joronen con un missile dai venticinque metri che si stampa sulla traversa prima di insaccarsi alle spalle del finlandese. Il gol subito è ormai una routine in casa Brescia, ma questa volta era veramente difficile opporsi ad una prodezza simile.

Dopo settanta minuti di assoluto dominio, la gara cambia improvvisamente e l’errore clamoroso dell’arbitro Dionisi e dell’assistente Annaloro dà nuova linfa all’undici di Venturato. A dieci minuti dal termine infatti Frare insacca dopo una mischia in area in netto fuorigioco, ma il guardalinee, dubbioso nell’alzare e poi abbassare la bandierina, convalida non rendendosi conto del tocco di Ghiringhelli che mette in posizione irregolare il centrocampista.

A questo punto il Brescia esce definitivamente dalla partita e il Cittadella ne approfitta per completare la rimonta quattro minuti dopo: Benedetti crossa dalla sinistra e Bandini anticipa Martella depositando in rete con il ginocchio. Termina così 3-3 una partita che pareva essere saldamente nelle mani di un buon Brescia desideroso di vincere, ma che si è dimostrato non ancora pronto per essere competitivo sui novanta minuti.

Clotet avrà molto da lavorare, ma sicuramente la base da cui ripartire è incoraggiante; martedì a Lecce, impegno molto ostico, non sono ammessi passi falsi.