L’Inno di Mameli torna a suonare al termine di una gara di sci alpino maschile dopo oltre un anno di assenza. Dominik Paris conquista la discesa libera di Garmisch, precedendo lo svizzero Beat Feuz e l’austriaco Mayer, i due discesisti più in forma. Conferme arrivano anche da Christof Innerhofer giunto quinto a tre decimi dal podio. Per Paris si tratta della 19/a vittoria in carriera in Coppa del Mondo (la 15/a in discesa libera), un gradito ritorno sul gradino più alto del podio dopo il brutto infortunio rimediato un anno fa al ginocchio destro. In classifica di specialità Paris sale in terza posizione, mentre Feuz consolida il primato nei confronti di Mayer.
Il recente infortunio subito da Sofia Goggia ha segnato un profondo rammarico nei cuori dei tifosi italiani, l’exploit odierno di Dominik Paris l’ha improvvisamente riacceso. Lo sci alpino purtroppo è questo, una specialità ricca di adrenalina soprattutto in discesa e Super G, ma con insidie nascoste e infortuni in grado di toglierti di scena nel momento migliore della stagione. A quel punto la forza di volontà necessaria per tornare ai livelli precedenti deve essere tanta, perché si rischia di essere frenati dalla paura di infortunarsi di nuovo. Paris sembra essere riuscito a superare questo ostacolo e siamo convinti che sarà così anche per la Goggia.
Sul pieno recupero del meranese comunque c’erano state già avvisaglie sulla Streif qualche settimana fa grazie al suo terzo posto. La vittoria odierna ne ha fortificato la sensazione inserendolo di diritto tra i papabili candidati per il trono mondiale. L’aggressività in pista c’è, il recupero fisico appare ultimato, a questo punto aspettiamolo all’opera domani per capire le sue abilità in Super G. Le buone notizie in Casa Italia sono due. Anche Christof Innerhofer sta dando buone risposte; la Kandahar è una pista a lui molto congeniale, qui ha vinto due medaglie iridate nel 2011, e in questi giorni ha dimostrato di leggere bene le linee della pista teutonica. Oggi il podio è mancato per un solo errore nella parte bassa, ma il suo ora è un nome da outsider per una medaglia a Cortina.