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Martin Dukurs e Janine Flock sul trono dello skeleton

Igls in Austria ha assegnato le sfere di cristallo nello skeleton per la stagione 2020-21. L’ultima prova maschile nel segno delle assenze con i migliori già concentrati ai Mondiali, mentre il russo Tretiakov si prendeva la sua terza vittoria. Un’annata ampiamente dominata dal lettone Martin Dukurs padrone incontrastato di questa disciplina. Quattro vittorie di fila e due secondi posti successivamente hanno allontanato qualsiasi speranza di vittoria agli avversari. Dopo due anni spenti, Dukurs riesce finalmente a riprendersi il trono, che aveva occupato in maniera continuativa dal 2010: questo sigillo equivale alla decima Coppa del Mondo in carriera. Un atleta in grado di fare la storia dello sport lettone e dello skeleton, anche se resta un mistero che il suo nome non sia nell’albo dei vincitori del titolo olimpico. Secondo posto per il tedesco Gassner, terzo per Tomass Dukurs per completare il quadro familiare.

Tra le donne c’è stata sicuramente più battaglia, ma alla lunga l’ha spuntata l’austriaca Janine Flock tornata sei anni dopo sul gradino più alto del podio. Tina Hermann ha chiuso seconda, mentreial terzo posto è andato a un’autentica sorpresa, l’olandese Kimberley Bos, promessa per il futuro di questa specialità. Detronizzata e anche fuori dalle migliori tre la tedesca campionessa uscente Jacqueline Lolling. La notizia della giornata però riguarda i colori italiani perché la piemontese Valentina Margaglio è andata vicinissima al podio per una mera questione di centesimi. Per lei però le soddisfazioni sono state tante; per la prima volta infatti chiude tra le prime dieci in Coppa del Mondo, inoltre la pista di Innsbruck sembra di suo gradimento visti gli ottimi risultati ottenuti quest’anno sul budello austriaco. Appuntamento a metà febbraio per i Mondiali, poi calerà il sipario sullo skeleton.