Joronen sbaglia, il Monza espugna il Rigamonti con il minimo sforzo
Il Monza inanella il sesto risultato utile consecutivo e condanna un Brescia troppo rinunciatario al terzo ko di fila: decide la rete nella ripresa di Frattesi su una papera di Joronen.
Gli ospiti, privi di Balotelli scortato in tribuna da Adriano Galliani, approdano a Brescia con la possibilità di agganciare il secondo posto in classifica che a fine campionato significherebbe promozione diretta, ma nella prima frazione non riescono mai ad impensierire gli avversari, ben messi in campo e attenti in difesa.
La missione di Dionigi pare chiara fin da subito: non prendere gol, cosa che invece in questa stagione è accaduta in 17 occasioni su 18. L’impostazione tattica del Brescia verte sulla possibilità di far male in contropiede, ma in avanti mancano qualità e idee. Donnarumma è troppo isolato, appare sconsolato e non riesce mai a superare il muro formato da Bettella e Bellusci, mentre Ayè si sacrifica spesso in fase di copertura mancando però sempre l’appuntamento sottoporta.
Il primo tempo di fatto vive soltanto di due piccoli sussulti: il primo, al 20′, è una ripartenza di Dany Mota conclusa alta dall’esterno portoghese; la seconda, al 44′ è una sassata da fuori area di Bisoli che non trova la porta. Si va negli spogliatoi tra gli sbadigli generali, ma con il Brescia che sembra poter reggere l’onda d’urto della corazzata brianzola nonostante un atteggiamento troppo da provinciale.
Dicevamo in precedenza della missione di Dionigi di non subire gol: l’obiettivo viene però vanificato da Joronen al 55′. Il portierone finlandese, spesso il salvatore della patria in questa stagione, commette un brutto errore facendosi passare sotto le gambe un colpo di testa di Frattesi che regala lo 0-1 ai brianzoli. Il Monza si trova così in vantaggio con il minimo sforzo ed è bravo a reggere la reazione bresciana che tre minuti più tardi confeziona due tiri ravvicinati di van de Looi e Karacic ben respinti da Di Gregorio.
Gli ospiti falliscono un paio di volte il gol che avrebbe chiuso i conti con Gytkjaer e dall’altra parte Dionigi prosegue inspiegabilmente con lo stesso atteggiamento troppo difensivo. Il primo cambio, l’ingresso di Dessena (non certo uno che può cambiare la partita) avviene soltanto al 75′ e nei minuti finali prova il tutto con Jagiello, Ragusa e Fridjonsson. Troppo tardi: è tutto inutile. Il rinnovo del contratto, firmato in settimana, non sembra aver fatto bene al tecnico bresciano che incassa la quarta sconfitta nelle ultime cinque partite.
L’involuzione dei padroni di casa è sempre più preoccupante: il Brescia non segna da 290 minuti e la zona retrocessione è ora veramente incombente con uno scontro diretto in programma sabato ad Ascoli da non fallire. Il Monza invece, seppur con una prestazione sottotono, sbanca il Rigamonti issandosi al secondo posto in classifica. Stati d’animo diametralmente opposti: quando gira tutto storto e perdi certezze come Joronen, gli avversari ringraziano e vincono quasi senza accorgersene.