Problemi e peculiarità delle pretendenti al titolo
La volata finale in questa stagione sarà sicuramente una delle più avvincenti dell’ultimo decennio. Tante squadre ravvicinate dopo già metà campionato. La corsa al titolo sembrava potesse essere un duopolio tra Inter e Milan. Nelle ultime giornate però le milanesi hanno perso un sacco di terreno, favorendo Juventus, Roma e Atalanta.
DIPENDENZA DA UN SOLO GIOCATORE
La Dea nello scontro diretto contro Ibrahimović ha strappato tre punti con una prestazione convincente. Contro solo lo svedese, visti lamenti di questi ultimi verso i proprio compagni che lo avrebbero lasciato isolato in campo. Paradossalmente dal ritorno dall’infortunio dell’attaccante il Milan ha faticato a trovare l’armonia nel proprio gioco. Non accadeva dal marzo 1941 che a San Siro l’Atalanta vincesse 3-0 contro i rossoneri, secondo Opta. Il primato persiste ancora dall’altro dei 43 punti e in virtù del pareggio preoccupante dei cugini.
Lo 0-0 a Udine dei nerazzurri ha messo in luce la fatica della squadra di Antonio Conte a operare negli ultimi 16 metri. Non accadeva dal primo lockdown che l’Inter finisse un match a secco di gol, quando perse 2-0 contro la Juve. Urge un elemento che possa trovare soluzioni nella densità della difesa avversaria. Forzare le azioni alla lunga stanca la rosa e i tifosi che vogliono vedere spettacolo e gol. Quando Barella è ispirato, come nell’ultimo Derby d’Italia, tutto gira. Quando il centrocampista non riesce a esprimere tutto il proprio repertorio, l’Inter fatica a sbloccarla.
IL FANTASISTA
La fantasia invece non manca né all’Atalanta né alla Roma. Iličić è il coordinatore della formazione di Gasperini, lasciando scivolare nel dimenticatoio il Papu Gomez. Lo sloveno è andato a segno per la terza volta in questa edizione, partecipando così attivamente alla settima rete nella sua carriera di fronte al Milan, sua vittima preferita in Serie A. I rossoneri non perdevano con almeno tre gol di scarto proprio da quel famoso 5-0 al Gewiss Stadium.
Invece i giallorossi possono contare sul cuore romanista di Lorenzo Pellegrini, l’unico a salvarsi in Coppa Italia contro lo Spezia. Dopo la sconfitta ha preso la rivincita con una prestazione esagerata che ha prodotto una rete e un assist. Ha creduto fino alla fine di potersi portare a casa tre punti preziosi, segnando così allo scadere il gol della vittoria. Per la prima volta è arrivato a 4 gol e a 4 assist nella sua carriera nello stesso campionato Non è solo una rivincita sugli spezzini, ma anche nei confronti di tutti i problemi dell’ultimo periodo, proprio alla 100esima presenza da titolare con la Roma.
🔁 Retweet if Lorenzo Pellegrini was your #ASRoma @qatarairways Man of the Match against Spezia pic.twitter.com/iCsLCtO2z2
— AS Roma English (@ASRomaEN) January 23, 2021
LA DIFESA PRONTA
Anche la fase difensiva inciderà sulle sorti del titolo. Andrà a chi avrà la testa pronta e la giusta grinta per difendersi con ogni mezzo, anche l’autobus se necessario. Il Napoli in questo senso ha una mentalità non da Gattuso, quindi poco combattiva e difensiva. Dopo il tracollo in Supercoppa gli azzurri sono scivolati sulla buccia di banana contro l’Hellas Verona. Nonostante il gol più veloce nella storia del club da parte di Lozano, 8,95 secondi dal fischio d’inizio, i ragazzi di Jurić l’hanno ribaltata con tre gol. Sempre parlando di fantasisti con un gol e un assist Zaccagni ha raggiunto 12 azioni di partecipazione attiva nelle 25 reti dei veronesi.
Dall’altra parte la Juventus macina sempre più risultati positivi, mostrando solidità difensiva anche grazie a un super Szczęsny. Per il polacco altre 3 parate e una clean sheet, portando così la difesa bianconera al primato, insieme al Verona, con appena 18 reti subite. Per quanto non sia una squadra ancora ben rodata, quella di Pirlo ha saputo andare in vantaggio, ripararsi dagli attacchi del Bologna e colpire una seconda volta al momento giusto.