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Bollettino della neve. Lo sci femminile è al top. Ad Anterselva vale la regola del 4 per l’Italia

Barsan ATTILA / Shutterstock.com

Va in archivio un altro fine settimana dedicato agli sport invernali, un week end particolare per molte discipline che si avvicinano all’appuntamento iridato.

I principali riflettori sono stati puntati sulla squadra femminile di sci alpino protagonista sulle neve elvetiche di Crans Montana. A prendersi la scena è stata Sofia Goggia autrice di una doppietta in discesa libera tra venerdì e sabato; degni di nota anche i piazzamenti ottenuti da Elena Curtoni e dalla giovane Pirovano. La tripletta quest’oggi in Super G purtroppo non è arrivata e l’ultimo salto ha fatto andare fuori di giri sia la Goggia che la Curtoni, per fortuna senza conseguenze fisiche. Un pizzico di delusione fortunatamente cancellato dal terzo posto della Brignone e dal quarto ottenuto da Marsaglia. Non dimentichiamo inoltre Marta Bassino capace di finire ottava.

A questo punto si inizia a tracciare una linea sui i quartetti azzurri per i prossimo Mondiali di Cortina; una scelta davvero complicata perché tutte le ragazze dimostrano una condizione ottimale e le prossime gare di Garmisch rischiano di rendere ancora più ardua la selezione tra chi è simbolo di garanzia e chi merita un premio per l’impegno stagionale. Le frecce azzurre hanno tre atlete d’élite: Brignone, Goggia e Bassino. Il quarto nome per completare il quadro era Elena Curtoni fino a poco tempo fa, ma pressano per una convocazione sia Pirovano che Marsaglia. Tutto gira soprattutto sulla gestione della Bassino perché un suo forfait in discesa aprirebbe la porta d’ingresso per una di queste due.

I maschi dello sci alpino erano impegnati sulla Streif di Kitzbuhel dove il meteo ha giocato il ruolo di attore principale. Lo svizzero Beat Feuz qui non aveva mai vinto e nel giro di 24 ore ha finito per colpire ben due volte aggiungendo la pista austriaca all’elenco delle sue vittorie: ora all’appello manca solo Bormio. Stupefacente il secondo posto odierno del quarantenne Clarey, un sempreverde. Non è arrivato il secondo podio di Dominik Paris; la nebbia lo ha anche ostacolato costringendolo a tirare il freno sulla parte alta del tracciato. Consoliamoci con un Innerhofer quarto e con la sorpresa Schieder tra i primi 15 nonostante il pettorale altissimo.

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Il biathlon ha fatto tappa in Italia ad Anterselva, ultimo impegno prima dei Mondiali di metà febbraio. Per la nazionale italiana, rimasta a mani vuote, è valsa la regola del 4; Dorothea Wierer e Lukas Hofer hanno chiuso l’individuale al 4° posto con l’azzurro beffato per una questione di centesimi. Fuori dal podio anche la staffetta femminile che si mangia le mani per l’ultimo decisivo poligono della Wierer; resta comunque una prestazione di squadra ben oltre la sufficienza soprattutto con Carrara e Sanfilippo, le osservate speciali del quartetto nostrano.

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Aprendo un discorso globale in ottica Mondiali la Norvegia è assoluta dominatrice in campo maschile nel post Martin Fourcade. Alla Francia non rimane che giocare le proprie carte su Fillon Maillet. Discorso leggermente diverso tra le donne dove le norvegesi Eckoff e Olsbu sono tra le principali candidate, però devono guardarsi da avversarie di tutto rispetto a cominciare dalle svedesi e dalle tedesche. A queste aggiungiamo la nostra Wierer e la francese Simon, vincitrice delle ultime due mass start.