Neanche il tempo di smaltire la gioia per il successo ottenuto venerdì che Sofia Goggia ha voluto subito concedere il bis, sempre a Crans Montana e sempre in discesa libera. Incredibile prova della bergamasca. Per lei il quarto successo di fila in questa specialità; un risultato storico perché porta a cento il conto delle vittorie azzurre nella storia della Coppa del Mondo di sci femminile.
Oggi semplicemente perfetta, il giusto mix di cattiveria e forza fisica per aggredire le curve e raggiungere la maggior velocità possibilità nonostante la scarsa visibilità in pista; un brivido in un passaggio vicino alle reti di protezione, ma solo perché pochi minuti prima su quello stesso punto si era infortunata la Ledecka. Un piacere ritrovare l’atleta delle Fiamme Gialle a questi livelli, a quasi un anno di distanza dall’infortunio.
Negli occhi della Goggia ora si vede tutta la voglia di completare la stagione con l’obiettivo di ottenere il massimo: il bilancio fino a questo momento è dalla sua parte. In classifica di specialità ha più di 200 punti di vantaggio dalla statunitense Johnson, un bottino gestibile. Può difendersi bene anche per un piazzamento nella generale dove attualmente detiene il terzo posto. Lo scopo primario però è quell’oro iridato che le manca; la condizione dell’azzurra è ottimale e c’è tutto il tempo per mantenerla per l’appuntamento di febbraio con i Mondiali di Cortina.
Al risultato della Goggia però si aggiunge una prestazione di squadra semplicemente eccelsa. Elena Curtoni un anno fa vinceva in Bulgaria e oggi si è presa un buon terzo posto: con un briciolo di convinzione c’erano i presupposti per diventare un qualcosa di più pregiato. La trentina Laura Pirovano è andata vicina al podio chiudendo al quarto posto a due decimi; questa sciatrice di 23 anni oggi ha ottenuto comunque la sua miglior prestazione in carriera e la speranza è che sia un chiaro segnale di maturità atletica. Nona Federica Brignone e 13a la Delago per completare la lista delle italiane nella Top 15. Domani il Super G femminile, ma occhio anche agli uomini impegnati a Kitzbuhel tempo permettendo.