Dopo 753 partite in maglia Barcellona, anche a Lionel Messi è toccato vedersi sventolare in faccia un cartellino rosso. La prima espulsione di sempre dell’argentino in blaugrana non solo è arrivata nell’ennesima notte amara di una stagione fin qui molto deludente, con la squadra di Koeman che ha perso per 3-2 contro l’Athletic Bilbao la Supercoppa spagnola; ma è stata assegnata per una condotta violenta, con la Pulce che ha rifilato un colpo in faccia a Villalibre: richiamato dal VAR, l’arbitro non ha esitato nemmeno un secondo a spedire negli spogliatoi il numero 10.
Da capitano e da uomo chiave rimasto in ombra in tutta la gara, questo cartellino rosso arriva nel momento peggiore possibile, ma è l’emblema di una stagione difficile, sia a livello di club (con la squadra ancora tanto distante dall’Atletico Madrid capolista e arrivata seconda nel proprio girone di Champions League), ma soprattutto personale. La volontà di salutare la scorsa estate, la permanenza quasi forzata, un addio che sembra scontato al termine del contratto a giugno, magari per tentare un’ultima esperienza altrove: ciò che accade fuori dal campo sta influenzando inevitabilmente la testa di Messi, privo della serenità di sempre.
Nelle ultime settimane, Koeman sembrava essere riuscito a trovare la chiave per riaccendere il motore blaugrana dopo un avvio shock, puntando sempre sull’argentino al centro del proprio gioco, ma accompagnando qualche volto fresco in più (in primis, l’interessante Pedri). Ma, stavolta, proprio il suo capitano ha perso la testa, per la prima volta al Barcellona: un’espulsione che, oltre a pesare relativamente in una gara poi persa, gli costerà diverse giornate di squalifica. Esattamente ciò di cui non c’è bisogno in una stagione già complessa per tutti.
In passato, Messi aveva subito due espulsioni soltanto con la Nazionale argentina: la prima nel giorno dell’esordio con l’Albiceleste, nell’ormai lontano 2005, per aver reagito a una trattenuta contro l’Ungheria; la seconda nel 2019, nella finale per il terzo posto della Copa America contro il Cile: in quell’occasione, era stato un diverbio molto acceso e plateale con Medel a costargli l’espulsione.