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I difetti della tattica di Paulo Fonseca: analisi di Lazio-Roma

Il Derby della Capitale questa volta è finito nelle mani della Lazio. Con un 3-0 tondo i biancocelesti hanno eguagliato la loro vittoria con margine più alto sulla Roma in Serie A. Le altre occasioni risalgono a marzo 2019 e a dicembre 2009. I meriti di Inzaghi sono nella gestione calma di una partita infuocata, pur senza pubblico presente. La sua squadra ha saputo sfruttare le occasioni e gli errori difensivi dei giallorossi, colpendo due volte con Luis Alberto da fuori e una volta con il rapace d’area Immobile.

Oltre ai meriti, si sono anche i demeriti di un Paulo Fonseca che prima d’ora non aveva mai perso un derby, ma neanche vinto. Perciò due pareggi e una sconfitta non possono soddisfare i tifosi che vivono letteralmente per assistere a questo big match. Anzi, parlando di big match, il portoghese quest’anno sta facendo fatica a imporsi contro le top 8 squadre del campionato. In sette incontri ha racimolato solamente quattro punti, non vincendo mai.

L’allenatore della Lupa sta adottando uno stile molto concreto per quanto riguarda la tattica. Aspetta che l’avversario giochi per poi colpire al momento giusto. Appena trova una formazione che gioca allo stesso modo, come la Lazio, gli schemi saltano. Infatti gli unici punti sono arrivati contro squadre che giocano in modo propositivo. Si è visto come giocare al possesso palla sia una cosa che non appartiene a questa Roma. Gli avversari hanno rinunciato come al solito al pallone, colpendo sempre per le vie centrali scoperte. I gol sono arrivati grazie alla pazienza per i ragazzi di Inzaghi. Immobile ha sfruttato un gravissimo errore difensivo, infilando la 147esima marcatura in Serie A. Ha così raggiunto Omar Sivori al 28esimo posto nella classifica all-time dei cannonieri a girone unico.

La difesa poco alta al momento dei tiri da fuori di Luis Alberto hanno portato al gol uno sniper scelto. Se nei contropiedi i tre difensori rimanevano anche abbastanza alti, abbassare il baricentro improvvisamente ha lasciato grandi buchi in mezzo, con il reparto offensivo (in questo caso i centrocampisti) troppo lontano per marcare i giocatori biancocelesti. Questo è sintomo di un allenamento su una sola tattica, di poco approfondimento in settimana per quanto riguarda i movimenti di chi si andrà ad affrontare. Inoltre la Lazio è solita a giocare in questo modo, ovvero con una manovra veloce che sfrutta gli spazi. Non era perciò difficile intuire che tipo di stile avrebbero adottato per questa sfida.

A differenza di Džeko e compagni, loro hanno saputo centrare la porta di Pau Lopez. Nove su nove tiri hanno trovato lo specchio. Una precisione che cozza con la sola conclusione verso i pali di Reina del bosniaco a cinque minuti dalla fine. Da quando Opta raccoglie i dati, dal 2004/05, nessuno aveva mai trovato una precisione del 100% in Serie A. Così i ragazzi di Fonseca hanno allungato la striscia poco positiva contro le migliori del torneo, preoccupando non poco. La difesa non ha tenuto tanto da subire due reti già nel primo tempo, cominciando quindi la partita in salita nella ripresa. Non accadeva dal febbraio dell’anno scorso contro il Bologna. Invece i laziali possono godersi l’ottimo periodo per uscire dalla crisi di inizio stagione.