L’Aukland City FC si ritira dal mondiale per club per colpa del Covid
L’Aukland City FC, rappresentante della confederazione oceanica, ha fatto sapere alla FIFA che non parteciperà al mondiale per club. La competizione sarebbe cominciata l’1 febbraio 2021. I neozalandesi si sono ritirati data l’impossibilità di poter viaggiare dalla Nuova Zelanda verso il Qatar per colpa della pandemia. Le autorità locali hanno deciso di bloccare la squadra in questo viaggio fuori dal Paese. C’è la paura che gli atleti possano essere infettati all’estero.
FIFA has today been informed by @AucklandCity_FC that, in light of the COVID-19 pandemic and related quarantine measures required by the New Zealand authorities, the club will be unable to participate in next month’s FIFA Club World Cup
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— FIFA.com (@FIFAcom) January 15, 2021
Perciò il torneo si aprirà quattro giorni dopo con il secondo turno. Gli accoppiamenti verranno sorteggiati a Zurigo il 19 gennaio. In questa fase si sfideranno i qatarioti dell’Al-Duhail, rappresentanti del Paese organizzatore, gli egiziani dell’Al-Ahly, i sudcoreani dell’Ulsan Hyundai e i messicani del Tigres UANL.
Il Tigres è sicuramente il favorito per accedere alle semifinali. Lì potrà affrontare o la vincente della Libertadores (Palmeiras o Santos) oppure i campioni d’Europa del Bayern Monaco. I Felinos hanno trionfato 2-1 contro il Los Angeles FC nella CONCACAF Champions League grazie a due ex conoscenze del calcio europeo: Gignac e Nico Lopez. Il primo è diventato il capocannoniere del torneo con 6 gol in 6 partite, mentre il secondo ha fornito l’assist decisivo per la vittoria in rimonta.
Il Bayern è il favorito assoluto. I tedeschi hanno perso solo quattro volte con Hans-Dieter Flick al comando. Le ultime due sconfitte sono arrivate questa settimana in Bundesliga contro il Borussia Mönchengladbach e nella DFB Pokal contro l’Holstein Kiel ai rigori. Tuttavia sia fortissimo su tutti i punti di vista, fisico, tecnico e tattico, deve fare attenzione. Il calcio nordamericano e sudamericano sta crescendo sempre più. Soprattutto a livello di tattica che è sempre mancata alle squadre dell’altro mondo.
Santos e Palmeiras, qualora una delle due approdasse in finale contro i bavaresi, sapranno difendersi molto bene. Entrambe le squadre, come si è visto in Libertadores, hanno condotto delle ottime fasi difensive contro le argentine Boca Juniors e River Plate. Abel Ferreira, tecnico del Verdão è molto preparato nello studiare dell’avversario e quindi potrebbe essere una grande insidia. Invece, se il Peixe dovesse uscire vincitore nella finale al Maracanã, gli europei dovranno fare i conti con lo stile aggressivo di Cuca.
Questa avrebbe dovuto essere l’ultima edizione con sette partecipanti. Sfortunatamente il Covid ha rovinato i piani, rinviando il debutto del nuovo formato con 24 squadre ogni quattro anni a data da destinarsi. La situazione drammatica ha ancora una volta reso meno competitivo un torneo che non potrà contare su tutti i campioni dei vari continenti.