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Đuričić fattore negativo: analisi di Sassuolo-SPAL

La SPAL ha passato gli ottavi di Coppa Italia quasi a sorpresa contro un Sassuolo in dieci uomini e con qualche seconda linea. L’espulsione di Filip Đuričić ha compromesso i piani dei neroverdi che hanno subito due reti nei primi dieci minuti dal cartellino rosso. Tuttavia non è la prima volta che il serbo è croce e delizia per i propri compagni in questo 2021.

Già il 3 gennaio era stato escluso dalla squadra per non aver adempito alle regole dello spogliatoio. Pur scusandosi, De Zerbi lo aveva mandato in tribuna contro l’Atalanta. In quest’occasione molto importante invece ha rimediato un’espulsione per la seconda volta da quando si è trasferito in Emilia. L’ultimo rosso risaliva a dicembre 2018.

L’entrata del numero 10 su Sernicola è stata l’azione a cambiare tutta la partita per gli ospiti che hanno colpito due volte con appena tre tiri in porta. Protagonisti Dickmann, prima rete con la maglia della SPAL, e Missiroli, primo gol da ex dopo cinque confronti. Anche se i tiri sono stati gli stessi del Sassuolo nello specchio, ha fatto la differenza la precisione che Đuričić avrebbe potuto avere da fuori area. I legni di Raspadori e Müldür non hanno comunque aiutato in un match caratterizzato anche dalla sfortuna.

Il tecnico bresciano, che ha accusato gli arbitri di non aver mai giocato a calcio, ha discusso molto del fallo. Il regolamento però parla chiaro. I tacchetti sopra la caviglia portano sempre allo stesso risultato per qualsiasi intervento. Il centrocampista dovrebbe fare più attenzione nelle entrate in futuro.

La formazione di Pasquale Marino ha saputo contrastare con grande organizzazione gli attacchi. Nonostante un calcio poco spumeggiante, la tattica scelta è stata molto intelligente così come il cambio azzeccato tra Demba Seck e Di Francesco, infortunatosi all’inizio. Il 19enne ha trascinato la squadra, fornendo perfino un assist. È, dopo Eddie Salcedo, il più giovane marcatore di quest’edizione ad avere all’attivo una rete e un passaggio decisivo. Oltre alle statistiche realizzative ha mostrato prontezza, facendo quasi il fantasista nonostante il suo compito fosse fare l’esterno d’attacco.

Per la quinta volta il Sassuolo ha subito un’eliminazione in Coppa Italia agli ottavi, mai superati nella sua storia. Continua così la sfortuna dei neroverdi con la terza sconfitta in quattro partite. Invece i biancazzurri possono festeggiare la loro prima qualificazione ai quarti dal 1981, secondo dati Opta. All’epoca affrontarono il Torino e quest’anno viaggeranno sempre in Piemonte, ma per sfidare la Juventus.