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La serata da protagonista silenzioso di Brahim Diaz: analisi di Milan-Torino

Il Milan con la solita coppia ha superato per 2-0 il Torino, mantenendosi saldo in testa e riportandosi alla vittoria. Con Ibrahimović in panchina a sostenere la squadra, Kessié e Leão si sono ritrovati protagonisti di una nuova serata. Tuttavia è stato Brahim Diaz a trascinare i compagni, pur non figurando nei marcatori.

Lo spagnolo conduce una partita di movimento continuo, sia sulle fasce sia al centro del campo. È stato praticamente perfetto nei suoi 18 passaggi riusciti, uno in meno dei tentati, in soli 60 minuti di gioco. Con 40 tocchi al pallone si è fatto notare per le sue scorribande tra la difesa granata che lo ha contenuto finché ha potuto. Le sue abilità nel controllo di palla si sono viste tutte, sia quelle nel largo sia quelle nello stretto. Soprattutto pressato ha saputo dare il meglio.


Ha creato così tanto scompiglio tanto da essere anche atterrato in area. Infatti dopo aver ubriacato nello stretto Verdi, ha tentato la nuova giocata su Belotti per poter appoggiare a qualcuno davanti alla porta. Il capitano del Toro lo ha così bloccato per non farlo progredire. I rossoneri hanno quindi ottenuto il loro 20esimo rigore dall’inizio della stagione scorsa. Secondo i dati Opta nello stesso periodo nei top-5 campionati europei solo la Lazio ne ha calciati di più, ben 22. La massima punizione l’ha poi convertita Frank Kessié, raggiungendo quota 6 gol in questa Serie A. Il suo record è di sette, registrato nel 2018/19.

Oltre a procurarsi un penalty, Brahim Diaz è stato magico anche negli inserimenti per i compagni. Se da solo non è riuscito a segnare, si è affidato agli altri portandosi a casa il terzo assist con la maglia del Diavolo. Nel suo 95% di passaggi riusciti c’è un colpo di genio che raggruppa velocità, precisione e visione di gioco. Dopo aver ricevuto in corsa palla, ha notato subito Rafael Leão servendolo di prima. Il portoghese messo a segno il terzo centro negli ultimi cinque incontri. Tra i giocatori con almeno 5 reti in campionato è il secondo più giovane, preceduto solo da Vlahović.

Il Milan grazie a questa spettacolare prova del fantasista spagnolo ha raggiunto quota 40 punti. Nell’era dei tre punti dopo 17 giornate è successo solo una volta nella stagione 2003/04. In ben sedici partite sono arrivati almeno due reti. Lo scorso torneo è accaduto appena diciassette volte in ben trentotto giornate. Segno che la squadra di Pioli è veramente in forma.