Mai come questo, il capodanno è ricco di significati: un 2020 tragico che se ne va per far spazio a un 2021 che si spera possa essere l’anno della svolta, sotto tutti i punti di vista. Basta paura, basta distanziamento e basta vittime per tornare a vivere una vita come merita di essere vissuta.
Il 21 è un numero ricco di interpretazioni: in quanto prodotto dei due numeri sacri 3 e 7 è considerato il numero della perfezione, è il numero di volte in cui viene intonato il mantra Oṃ durante la pratica induista dell’Aumkara ed è la somma delle lettere ebraiche che formano il nome di Dio, אהיה, tradotto Io sono. Inoltre negli ultimi anni il 21 ha assunto indubbiamente un forte impatto simbolico a causa dell’ormai famosa profezia Maya che vedeva nel 21/12/2012 la fine del mondo o un nuovo inizio.
Se parlassimo di musica bisognerebbe citare anche “21 guns” dei Green Day o se fossimo scaramantici per la smorfia il 21 è la donna nuda, ma parlando di sport non mancano spunti in cui citare il numero del nuovo anno. Negli ultimi decenni Mauro Tassotti ha indossato la maglia numero 21 nelle trafila del Milan per il biennio 1995-97 ed è impossibile dimenticare Christian Vieri con la Nazionale nel Mondiale di Francia ’98.
Restando al di là delle Alpi giocatori del calibro di Zinedine Zidane e Lillian Thuram nella Juventus hanno scelto il 21 così come Ronaldinho nella primissima stagione al Paris Saint-Germain. I bianconeri in Italia sono senza dubbio la compagine che vanta il maggior numero di campioni con quel numero: oltre ai già citati due francesi anche Andrea Pirlo (è stato il suo numero storico anche al Milan) e Paulo Dybala (prima di prendere la 10 di Del Piero).
Zlatan Ibrahimovic approdando al Milan a gennaio scelse il numero 21 motivando la scelta per il figlio, mentre anche un campione indiscusso come Philippe Lahm al Bayern Monaco non si è lasciato scappare questo numero. Il 21 ha portato bene anche a Simone Inzaghi: ai tempi della Lazio segnò quattro reti in una partita di Champions League indossando proprio quelle due cifre sulla schiena.
Anche in altri sport il 21 è molto ricorrente: in MotoGP per esempio quest’anno è stato il numero della Petronas di Franco Morbidelli, mentre in NBA hanno vestito quella casacca campioni come Kevin Garnett ai Minnesota Timberwolves e Tim Duncan nei San Antonio Spurs. Oggi il giocatore più illustre con il 21 è Joel Embiid, centro e ala grande dei Philadelphia 76ers.
Il 21 nello sport ha portato bene a questi fenomeni: speriamo che anche il nuovo anno con quelle cifre sia altrettanto positivo per tutti.