Si parla spesso di “punti di platino”, o che “contano per il morale più che per la classifica”; nell’ultimo turno di Campionato ne è arrivato uno in piena regola per il Frosinone di Alessandro Nesta. I Ciociari, causa Covid-19, si presentano alla sfida con il Pordenone di Tesser con soli 14 effettivi a disposizione, di cui tre portieri: in panchina, assieme ad Alessandro Nesta, due portieri in prestito dalle giovanili (Marcianò e Trovato) e un Tabanelli malconcio a supportare da bordocampo uno Starting XI nel quale tra gli altri mancavano: Brighenti, Ariaudo, Bardi, Maiello, Rohdén e Novakovich.
Un’emergenza (usando un eufemismo) che avrebbe messo al tappeto tante squadre, ma come invece capita talvolta le asperità hanno cementificato il gruppo di Alessandro Nesta permettendogli di “gettare il cuore oltre l’ostacolo” strappando un meritatissimo punto al Pordenone. Le defezioni costringono i locali addirittura a un cambio di modulo (4-3-3 con Gori-Szymiński a comporre il pacchetto di centrali), ma i gialloblù tengono alla grande il campo nel primo tempo mancando, paradossalmente, l’1-0 con Parzyszek più di quanto non faccia uno spuntato Pordenone.
Nel secondo tempo la magia sembra finire: Diaw porta avanti i Ramarri, e pochi minuti dopo Ciano abbandona il campo per infortunio (in campo entra, pur malconcio, Tabanelli). Qui, forse, il grande cuore del Frosinone si unisce agli enormi demeriti del Pordenone: incapaci di gestire l’1-0 e di assestare il colpo di grazia alla gara, i neroverdi alimentano l’entusiasmo dei Ciociari tenendo aperto un match che alla fine Parzyszek in mischia riesce meritatamente a pareggiare.
Nell’emergenza più totale, Alessandro Nesta riesce a portare a casa uno dei sopra-citati punti di platino, e anche parecchie annotazioni “di campo” interessanti: dall’ottima prova di Tribuzzi alla gagliarda prestazione dei due giovani Vitale e Boloca (da un cui tiro scaturisce il gol del pari). Segnali di una squadra compatta e decisa a mantenere e migliorare il piazzamento playoff dei Ciociari che, tra l’altro, con il Pisa potranno giovarsi del rinvio della gara reso possibile dall’ancora elevato numero di indisponibili in casa frusinate.
Zona playoff che, incredibilmente, il Pordenone non riesce a riavvicinare: i Ramarri di Tesser registrano pochissimi elementi positivi nella gara dello Stirpe, che poteva valere punti pesantissimi anche pensando a bilanci e scontri diretti di fine stagione. L’unica nota lieta, in casa Pordenone, è più che altro una conferma: il solito, micidiale, fiuto del gol di Davide Diaw.