L’Empoli surclassa un Brescia troppo rinunciatario: termina 1-3 al Rigamonti
Il big match della quindicesima giornata di Serie B è a senso unico: l’Empoli strapazza 1-3 il Brescia e torna dal Rigamonti con il nono risultato utile consecutivo. I toscani si confermano inoltre essere la squadra tabù per le rondinelle che tra le mura amiche escono sconfitte da quattro precedenti.
La sfida tra i tecnici divisi da una sola consonante (Dionigi contro Dionisi) la vince in partenza il secondo con un undici più equilibrato nonostante lasci in panchina Moreo e Mancuso; l’allenatore dei padroni di casa invece si affida ad una formazione troppo rinunciataria con un 3-5-1-1 senza gente che imposti e preferendo un centrocampo più muscoloso.
Probabilmente l’intento di Dionigi è quello di arrivare all’intervallo in parità prima di stravolgere la squadra con i cambi di qualità di cui dispone (Donnarumma su tutti), ma il suo piano viene beffato già al 13′ quando Haas, ben servito in profondità da Bajrami, punisce Joronen con un preciso diagonale. Anche quest’oggi il Brescia subisce gol e in quindici partite di campionato solamente contro il Lecce il portiere finlandese non ha raccolto il pallone in fondo al sacco; Dionigi dovrà trovare una cura anche a questo aspetto, ma la sua gestione finora ha portato una ventata d’ottimismo che proprio questa sera fatica a intravedersi.
L’Empoli domina il fraseggio e il Brescia troppo rinunciatario dell’avvio non riesce a reagire: senza un play che faccia girare la squadra, gli uomini sono tutti fermi ad aspettare il pallone. La forza dei toscani, che in questo campionato hanno subito una sola sconfitta, non ha grossi ostacoli e al 40′ il divario aumenta; da un calcio d’angolo a favore, i lombardi subiscono un contropiede orchestrato da Matos e Haas e finalizzato da La Mantia, il più lesto a ritrovare il pallone dopo la traversa incocciata dal suo pallonetto.
Potrebbe essere il colpo del k.o., ma il Brescia ha un motto d’orgoglio e l’unica volta che la squadra alza il baricentro pressando alto recupera il pallone con Bisoli e Spalek viene atterrato in area. Dal dischetto Torregrossa non sbaglia, ma è soltanto un fuoco di paglia. Nella ripresa infatti è ancora l’Empoli a comandare il palleggio fino a metà frazione quando un mix di stanchezza e narcisismo fa calare i ritmi dell’undici di Dionisi. Dionigi a questo punto si gioca il tutto per tutto, ma dalla panchina non riesce a pescare nessun jolly e al 80′ un rigore generosamente fischiato chiude i conti, trasformato da Mancuso dopo aver centrato il palo.
L’Empoli tiene così il passo della Salernitana capolista e allunga sul Cittadella terzo (che comunque ha due gare in meno), mentre il Brescia rimane a metà classifica e fallisce la ghiotta occasione per accorciare sulla zona play-off. Mercoledì si scende di nuovo in campo: i lombardi faranno visita alla SPAL nel secondo big match consecutivo, mentre i toscani al Castellani ospiteranno l’Ascoli.