Nella gara persa per 1-2 contro il São Paulo, Fred Guedes ha raggiunto quota 150 in 292 partite. L’attaccante del Fluminense, in gol per la terza volta in questo campionato, non ha evitato la sconfitta, ma è entrato nella storia. È il quarto giocatore a tagliare questo traguardo nella storia del campionato brasiliano, fondato nel 1959. Nell’era a punti, dal 2003 a oggi, mantiene così il primato, consolidandolo: nessuno meglio di lui.
In Europa la maggior parte degli appassionati lo ha conosciuto grazie alla Coppa del Mondo nel 2014. Se per la Seleção fu una grande delusione, per Fred il torneo toccò vette negative inarrivabili. Nel miglior momento della sua carriera Felipão lo convocò, affidandogli la maglia numero 9 e sbagliandosi alla grande. La Confederations Cup vinta da capocannoniere l’anno precedente fu appena un’illusione. Al mondiale casalingo per lui appena una rete contro il Camerun e tante prestazioni incolori, divenendo così il capro espiatorio per lo storico 1-7.
Con la nazionale non ha mai avuto una grandissima fortuna. Nel 2006, quando ancora giocava al Lione assieme a Benzema, arrivò in doppia cifra in Ligue 1. Con la stella mondiale del Real Madrid aveva coltivato una grande amicizia, testimoniata anche dalle foto scattate insieme in centro a Belo Horizonte in pieno inverno. La grande stagione in Francia lo portò così al primo torneo internazionale, poi vinto dall’Italia. Dopo due minuti dalla sua entrata mise la palla nella porta dell’Australia. Ciò comunque non bastò perché il C.T. Parreira lo mandasse più spesso in campo.
Con i club la carriera è più che di alto livello, almeno nel panorama brasiliano e sudamericano. Oltre ai tre campionati francesi vinti di fila, può vantare ben due Brasileirão con il Fluminense e una Copa do Brasil nel 2018 con il Cruzeiro. Tuttavia l’avventura al club mineiro non è stata per niente rosea, culminata con la retrocessione lo scorso anno. In passato aveva anche già vestito la maglia dell’Atletico MG, rivale della Raposa. Nonostante il trofeo, per la la torcida rimane un giocatore come tutti gli altri e non il campione osannato da molti.
Al Tricolor carioca invece ora è veramente a casa, dopo l’ingaggio durante il lockdown. Quante volte i tifosi esclamano: “Se qualcuno compra quel giocatore, lo porto io a piedi in areoporto!”? Fred era così contento del suo secondo approdo al Fluminense che ha percorso 600 km in bicicletta. Dal Minas Gerais si è fiondato su due ruote verso Rio de Janeiro, impiegando appena quattro giorni per arrivare a destinazione.
Con il Fluzão ha all’attivo 175 reti in tutte le competizioni: 109 con il destro, 19 col sinistro, 46 di testa e pure uno di petto. Da goleador che si rispetti, si è già laureato capocannoniere del campionato brasiliano tre volte. Nella sua miglior stagione realizzativa, ben 20 reti messe a segno nel 2012, si ritrovò ad alzare la coppa del Brasileirão da capitano. Contro la sua vittima preferita, il Botafogo con 14 centri, riuscì a lasciare il segno sia nell’1-1 dell’andata sia nell’1-0 del ritorno.
I record comunque non finiscono qui, dato che la punta mira a raggiungere Edmundo e Romário nella classifica di tutti i tempi. I due distano a 3 e 4 gol rispettivamente, mentre è inarrivabile Roberto Dinamite. La leggenda del Vasco può ritenersi salva dall’alto delle sue 190 esultanze in carriera.