È morto Maxim Tsigalko: il centravanti più prolifico della storia (di Championship Manager 2001/02)
L’ex attaccante bielorusso Maxim Tsigalko è deceduto all’età di 37 anni. “Chi???” Diranno i più. Non li biasimo, è possibile non averlo sentito nominare se non si è mai giocato a Championship Manager 2001/02. Ma per noi, che in giovinezza abbiamo passato interi pomeriggi davanti a un computer a costruire la squadra dei sogni, magari trascinando sul tetto del mondo formazioni di secondo piano, Tsigalko era una sorta di mito. Lo acquistavi a poco e lui ti ripagava con una valanga di gol che ti permettevano di vincere – o addirittura di stravincere – le partite e i campionati. Faceva parte di quella categoria di mancati fuoriclasse che però, in un videogame, erano imbattibili.
Nel mondo reale lo sfortunato centravanti non ha avuto una carriera brillantissima. Addirittura non si chiamava nemmeno Maxim Tsigalko ma Maksim Cyhalka. Era considerato un gran talento, quando a 18 anni militava nella Dinamo Minsk. Tant’è che il responsabile di Championship Manager per la Bielorussia, Anton Putilo, se ne era letteralmente innamorato: “Pensavo che il calcio in Bielorussia avesse un futuro. Inoltre, non c’erano limiti al valore che potevi attribuire ad un giocatore. Mi piaceva molto Tsigalko. Era veloce, aveva un grande senso del gol e la sua stella brillava nei settori giovanili. Aveva tutto il necessario per diventare un attaccante di livello mondiale. Era anche internazionale, quindi gli diedi un alto valore di reputazione”
Tra il 2001 e il 2006 segna tanti gol, pur non giocando tantissimo: in 53 partite va a segno 24 volte, nel frattempo esordisce in Nazionale maggiore dopo essere stato un punto di riferimento dell’Under 21. Nel 2006 passa al Naftan, con cui gioca solo una stagione quindi espatria: se ne va prima in Kazakistan, più precisamente nel Qaýsar, poi in Armenia al Banants. Termina la sua carriera in patria con la maglia del Savit Mahileu, a soli 26 anni a causa dei postumi di un infortunio al ginocchio. Finisce qui la parabola di Maxim, il calciatore che sembrava poter spaccare il mondo, almeno secondo i suoi scopritori, e che invece dovette accontentarsi di essere l’eroe di un giochino di calcio manageriale.
Come riporta Wikipedia, “nel 2019 è stata stilata una classifica dei calciatori più forti di sempre comparsi su tutte le serie di Football Manager e Tsigalko è risultato essere il più forte di sempre in quanto l’unico capace di segnare, lungo tutta la carriera, più di 2000 gol”. Più di tutti i vari Cristiano Ronaldo, Messi, Pelè, e compagnia bella. Anche se solo sulla carta, Tsigalko è stato l’eroe che tutti avremmo voluto essere. Ciao Maxim, mito di una generazione.