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Cosa è successo nella quattordicesima giornata di Serie A

Tanti sorrisi per il Milan, sicuramente, che ringrazia il miglior terzino del campionato (e forse d’Europa, allo stato attuale): Theo Hernandez, colpo di testa in extremis e 3-2 che vale oro, in chiave primato. La sfida ai vertici della classifica con l’Inter è di quelle che promettono di essere intriganti fino alla fine, e dopo un decennio si rivedono le due milanesi a contendersi il primo posto. I nerazzurri, nella 14esima giornata di Serie A, hanno battuto l’Hellas al Bentegodi nell’anticipo, il Milan ha superato una Lazio brava a rimontare due gol ma non a reggere l’urto rossonero nel finale di gara. In rete Luis Alberto (25esima rete in Serie A) e Immobile, che però sbaglia anche un rigore (in realtà l’errore non è stato determinante, dato il tap-in vincente dello spagnolo valso il momentaneo 2-1. Tornando all’Inter, settimo successo consecutivo in campionato, 34 i gol segnati in campionato, sesto centro per Lautaro in questa Serie A.

Leggermente indietro: bene la Roma, che batte 3-2 il Cagliari pur dimostrando un preoccupante calo di attenzione nei minuti susseguenti il rientro in campo dall’intervallo. È come se ai giallorossi si spegnesse improvvisamente la luce; è proprio lì che i sardi trovano il momentaneo 1-1 (tra l’altro, al primo tiro in porta). 50esimo gol in Serie A per João Pedro (tutti segnati con la maglia del Cagliari), 84esimo gol in giallorosso per Džeko, che supera Montella, sale al quarto posto all-time e va a -1 da Amadei. Ancora in gol Veretout: per il francese, salgono a 26 le marcature totali nel massimo campionato italiano, secondo alle spalle solo di Milinković-Savić, che ne ha una in più.

Sulle gambe il Napoli, orgoglioso il Torino. L’uno a uno del “Maradona” non soddisfa né l’una né l’altra. Aveva segnato Izzo, poi l’ha pareggiata Insigne dopo un assist straordinario di Zieliński, di prima. Fidatevi: andatelo a vedere se non lo avete già visto, ne varrà la pena. Il Toro ha perso ben 23 punti partendo da un vantaggio: perlomeno, contro gli azzurri si è visto un bel gioco. Tardivi i cambi di Giampaolo: 4 sostituzioni, la prima all’88’ minuto. Probabilmente, così per mantenere l’equilibrio, per evitare di modificare qualcosa nell’organizzazione generale di una squadra che sembrava riuscire a tener botta. Record per Lorenzo Insigne: 71 gol con il Napoli, al pari di Higuaín e Altafini, all’ottavo posto all-time in maglia azzurra.

In chiusura: Atalanta sciupona, avanti grazie a due gol di Muriel ma rimontata nonostante fosse in completa gestione della gara (ancora out Gómez, ormai in rotta totale col Gasp); terzo pareggio di fila per i felsinei, che hanno comunque una delle difese più traballanti del torneo, con 27 reti subite. Scoppiettante la sfida di Marassi, tra Sampdoria e Sassuolo: i neroverdi vincono 3-2, ringraziano il solito Caputo (1 gol, 1 assist), Quagliarella piazza il settimo centro in campionato, va in gol anche Keita Balde, che subito dopo si fa espellere complicando i piani di rimonta di Ranieri. Frena l’Udinese, che era rimasta imbattuta nelle precedenti sei partite; secondo successo consecutivo per il Benevento, secondo clean sheet di fila, per Caprari un gol e un assist. Infine, male lo Spezia, che non vince da otto giornate, e buona la prima per Ballardini, che consente al Genoa di voltar pagina dopo 12 lunghissime, amarissime, settimane. Nelle gare del martedì, Junior Messias è il talento in più del Crotone (2-1 al Parma, e ducali a secco di vittorie da 5 giornate), mentre del ko della Juventus con la Fiorentina ne abbiamo parlato qui.