Juve-Napoli si giocherà: ripercorriamo la vicenda
1 ottobre 2020
In casa Napoli, dopo la partita contro il Genoa, si riscontra la positività di Elmas. Nelle 48 ore successive Zielinski e due membri dello staff hanno la stessa sorte. Probabilmente erano stati infettati da parte dal club genovese, dove risultano con il Covid-19 ben 22 giocatori. L’ASL campana si allarma, vietando l’uscita dalla regione dei partenopei, non dando la possibilità di un doppio alla squadra e portandoli in isolamento. Per la Lega Serie A comunque l’incontro contro la Juventus rimane programmato per il 4 ottobre all’Allianz Stadium, non posticipandolo in nessun modo, data la situazione.
4 ottobre 2020
I bianconeri si presentano allo stadio come al solito, normalmente. Alle 19:30 i giocatori sono già nell’impianto, mentre i ragazzi di Gattuso in isolamento a casa. Perfino gli steward e la terna guidata da Doveri scende in campo sotto la pioggia aspettando il Napoli che non arriverà mai. Perciò tutti si vanno a rivestire per tornare da dove erano venuti.
Agnelli nel “post” partita dichiara ai microfoni di SkySport 24: “Credo sia indispensabile fare chiarezza: una situazione di positività all’interno di un gruppo squadra era prevedibile e in questo caso si applica un Protocollo della Figc approvato dal CTS. C’è molta chiarezza, ed è quello che abbiamo fatto anche noi ieri dopo aver riscontrato due positività. Se il protocollo sarà perfezionato, ci atterremo di conseguenza.”.
14 ottobre 2020
Dopo tante congetture, chiacchiere e discussioni arriva il 3-0 a tavolino per le zebre. Inoltre per il Napoli arriva il -1 in classifica per aver rifiutato di entrare in campo per disputare la partita. Il regolamento parla chiaro. I rinvii possono arrivare solo con 13 giocatori in lista positivi, come successo per Torino–Genoa
Di conseguenza De Laurentiis aveva ovviamente annunciato il ricorso per una situazione così assurda. La storia è però ancora molto lunga, i botta e risposta tra le società continua. Le parole di Gattuso dopo il 4-1 contro l’Atalanta sono dure: “Il Napoli voleva giocare, eravamo tutti d’accordo per partire, società compresa. Ma io sono il più incazz… di tutti. Rosico tanto, sono arrabbiato con chi non ci ha fatto andare a Torino perché sono convinto che avremmo tenuto testa alla Juve. Che rimane sempre la squadra da battere.”.
10 novembre e 22 dicembre
Prima la Corte d’Appello Federale respinge il ricorso del club azzurro, spiegando come il Napoli si fosse rifiutato più volte di giocare nei giorni precedenti al match. Le “cause di forza maggiore” non sussistono per la Corte.
Salvo poi entrare in scena, un mese più tardi, il Collegio di garanzia dello sport. Esso accoglie il ricorso, verificando le “cause di forza maggiore”. Dopo una lunga battaglia Juve–Napoli si giocherà (data ancora da decidere), ai torinesi vengono tolti i tre punti e i napoletani ne ricevono uno, in virtù della penalizzazione annullata.