Gerson (ex Roma) vittima di un episodio razzista
Durante Flamengo–Bahia, l’ex Fiorentina e Roma, Gerson, avrebbe ricevuto un insulto razzista da parte di Juan Pablo Ramirez. Il colombiano avrebbe esclamato testuali parole: “Chiudi la bocca, negro!”, da quanto riportato dal centrocampista del Mengão nel post partita. L’incontro è terminato 4-3 per i padroni di casa che hanno rimontato il gol dello stesso Ramirez e la doppietta di Gilberto con le reti di Bruno Henrique, Isla, Pedro e Vitinho.
Per Gerson è stata l’ennesimo incontro caratterizzato dalla grinta. Da quando veste rubronegro è solito finire in mezzo a risse, provocazioni di ogni genere e insulti. Perciò è plausibile che dietro al comportamento del centrocampista baiano si celi qualche tipo di scintilla scoccata proprio da Gerson. Non che ciò comunque giustifichi il razzismo subito, rendendo così sacrosante le proteste verso il signor Flavio Rodrigues de Souza. L’arbitro ha deciso di non punire nessuno dei due calciatori coinvolti, nel dubbio. Invece il Bahia ha messo fuori rosa il proprio atleta in attesa di un verdetto. Qualora fossero confermate le sue parole, il club sarebbe pronto a rescindere il contratto, terminando così il prestito riportandolo all’Atletico Nacional.
Aldilà di questo spiacevolissimo episodio, Gerson sta conducendo una buona stagione. Nonostante un’inizio difficile con Domenec Torrent, sta ritrovando le prestazioni di un tempo con Rogério Ceni in panchina. Nelle ultime cinque gare di Brasileirão ha messo a segno un gol, contro i rivali del Santos, e un assist. Inoltre è vitale, assieme al suo compagno di reparto Willian Arão, nella mediana a due di Flamengo. Contrasta gli avversari, recupera palloni e fa ripartire le azioni per gli attaccanti o per gli esterni, risparmiando il lavoro sporco al fantasista Everton Ribeiro.
Lo scorso anno, arrivato assieme allo spagnolo Pablo Marí, ora all’Arsenal, è diventato uno degli uomini di fiducia della truppa di Jorge Jesus. Per lui, in appena sei mesi, 2 gol e 8 assist pur giocando molto più difensivamente rispetto ai tempi della Serie A italiana. Il suo nuovo rendimento è anche legato al proprio tifo per la squadra carioca. Pur essendo un prodotto del vivaio del Fluminense, ha sempre espresso il proprio desiderio di giocare per i rivali di cui ne è sempre rimasto affascinato.
È diventato famoso in Brasile anche per la sua tipica esultanza, il Vapo Vapo. Le due braccia si incrociano al livello del collo, imitando quasi a imitare due sciabole. Ciò fa parte dell’arroganza di Gerson, debita a provocare l’avversario. Ciò è anche il punto di forza che lo ha elevato a icona dei tifosi.
Ormai 23enne sembra impensabile un nuovo approdo in Europa e qualora dovesse decidere di rimanere per un lungo periodo in rossonero, potrebbe diventare una bandiera per la torcida.