Un’altra rivoluzione parte dall’Inghilterra: al via la sostituzione aggiuntiva per gli infortuni alla testa
Una nuova norma per cambiare le regole del calcio in nome della salute dei giocatori: garantire alle squadre la possibilità di effettuare una sostituzione aggiuntiva nei casi di infortuni alla testa. L’IFAB ha annunciato nel pomeriggio di aver approvato la proposta della Football Association per sperimentare questa possibilità già in questa stagione, in particolare per Emirates FA Cup, la Vitality Women’s FA Cup, la Barclays FA Women’s Super League e il campionato femminile. Una novità importante, diretta a rispondere a un’esigenza che in Inghilterra è diventata impellente in questi ultimi mesi: permettere ai calciatori e alle calciatrici la possibilità di abbandonare il campo ed essere sostituiti senza dover per forza resistere per paura di far “consumare” un cambio alla propria squadra o addirittura dover rimanere per assenza di sostituzioni a disposizione.
La questione è diventata piuttosto dibattuta negli ultimi tempi e ha raggiunti il suo apice proprio recentemente, in occasione del grave infortunio subito da Raul Jimenez del Wolverhampton nella partita contro l’Arsenal: il violentissimo scontro testa contro testa con David Luiz ha infatti costretto l’attaccante messicano a un’operazione per riparare il cranio fratturato, procurando enorme preoccupazione in campo al momento della caduta. Così come hanno fatto discutere le parole di Vertonghen, che h raccontato di essere andato avanti per diversi mesi a giocare normalmente pur con dolori alla testa e vertigini, dovuti a uno scontro con Alderweireld nella sfida di Champions League contro l’Ajax, solo per riuscire a ottenere il rinnovo con il Tottenham.
The Jan Vertonghen quotes have upset me this evening. Concussion is a horrible thing; I really hope he’s being checked over for longer term issues & maybe him speaking out might make the club review it’s head injury policies. #THFC #COYS #SuperJan pic.twitter.com/mhMJCpYcev
— SpursNews (@SpursNews1961) December 15, 2020
C’è chi, tra l’altro, ha dovuto far terminare la propria carriera per un infortunio alla testa: il caso più clamoroso è stato quello di Ryan Mason dell’Hull City, costretto a ritirarsi a 26 anni per essersi fratturato al cranio (similmente al caso di Jimenez) dopo uno scontro di gioco con Gary Cahill nel 2017. L’ex centrocampista è diventato la figura simbolo della battaglia per portare una novità come le sostituzioni aggiuntive per gli infortuni alla testa nel calcio, ritenendo che i calciatori oggi siano anche “fin troppo coraggiosi” dopo aver subito traumi importanti. Numerosi studi legati soprattutto a casi di demenza di ex calciatori, hanno confermato queste preoccupazioni: il numero eccessivo di colpi di testa, accompagnati da scontri e infortuni, avrebbe un effettivo legame con i casi di demenza registrati (per esempio, 4 degli 11 giocatori titolari della Nazionale inglese nella finale del 1966 contro la Germania Ovest hanno sofferto di questa malattia, compreso Bobby Charlton).
La sostituzione permanente aggiuntiva sarà dunque testata a breve e garantirà alle squadre di operare un cambio in più proprio per questi casi. Per evitare un uso irregolare di questa possibilità, anche la squadra avversaria potrà godere di un cambio in più.