Dalla Rete

Flat Earth FC, quando di sferico c’è soltanto il pallone

Non solo la strenua difesa del concetto della Terra piatta, il cosiddetto ‘terrapiattismo’ di cui tanto si è parlato negli ultimi anni, ma anche la totale negazione dei principi scientifici e, soprattutto da quest’anno, l’opposizione convinta ai vaccini e alle mascherine anti-COVID. Insomma, un manifesto rivoluzionario, anticonformista e, lasciatecelo ammettere, decisamente visionario quello del Flat Earth FC, squadra di calcio spagnola fondata nel 2019 da Javi Poves, un ex calciatore spagnolo dal passato abbastanza turbolento.

In realtà, si tratta di un club già esistente, il Móstoles Balompié, rinominato da Poves in Flat Earth e trasferito da Móstoles a Madrid. Questo club bizzarro, che gioca nel Gruppo 7 della Terza Divisione spagnola e ambisce a scalare posizioni, è salito alla ribalta in questi ultimi giorni per merito del suo eccentrico presidente, che dopo aver annunciato l’addio al club, dopo due giorni ha ritrattato: “non lascio la squadra, non darò a qualcuno il piacere di fermare la mia denuncia contro l’oppressione del sistema alla quale siamo sottoposti”. Chiaro, no?

Un passo indietro per conoscere la storia di Javi Poves. Ex difensore di Rayo Vallecano e Sporting Gijón, Poves ha lasciato il calcio giocato all’età di 24 anni, perché schifato da un mondo considerato “marcio”, a suo avviso eccessivamente incline alla corruzione e al piacere del denaro. Un anti-sistema, in poche parole. E, pensandoci bene, la persona migliore per dare vita al primo progetto calcistico al mondo dedicato al negazionismo.

In Spagna il Flat Earth ha fatto parlare di sé parecchio nell’ultimo anno. L’obiettivo, oltre quello palese di opporsi al nuovo ordine mondiale, è di salire il più possibile, sia sportivamente che in termini di notorietà. A Poves e ai suoi seguaci non manca certo l’ambizione. Chissà che in futuro non riescano a scendere in campo contro squadre che stanno dall’altra parte del globo. Anzi, della Terra piatta per la precisione.