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Nuovi problemi, vecchie soluzioni: Monza e “l’ultimissima chiamata” di Balotelli

Quello di Mario Balotelli era uno dei tanti, classici nomi che si trovavano nell’orbita Monza praticamente sin dai primi mesi dell’arrivo di Berlusconi e Galliani nel club biancorosso. Non era il solo, va detto, perché in realtà tra i giocatori passati da Milanello durante l’ultima fase del duo alla guida dei rossoneri, sono pochi quelli che non sono stati avvicinati ai brianzoli almeno una volta, al punto da arrivare a parlare di clamorosi ritorni al calcio giocato di Kakà e Cassano. La maggior parte di questi nomi è rimasta pura indiscrezione, altri sono effettivamente arrivati (dall’attuale tecnico Brocchi, fino a Paletta, Fossati, Sampirisi e, soprattutto, Boateng) per aiutare il progetto del Monza nella sua scalata verso la prima, storica Serie A. E, all’improvviso, ne è arrivato un altro, pur non in maniera imprevedibile: Balotelli, appunto.

Lunedì l’attaccante ormai 30enne svolgerà le visite mediche e firmerà con il club brianzolo. Mesi dopo la disastrosa fine dell’esperienza al Brescia, quella che teoricamente avrebbe dovuto riaccendere una luce spenta ormai da anni dentro di lui anche solo per il suo legame sentimentale con la città, Balotelli ritroverà Berlusconi e Galliani, scendendo per la prima volta in carriera in Serie B. Qualcuno, in maniera inevitabile, sottolinea già la parabola discendente di un giocatore che, a 18 anni, sembrava sul punto di diventare uno dei più forti attaccanti al mondo e che oggi si ritrova a dover ricorrere alla cadetteria per cominciare nuovamente da zero. Seppur in una squadra che di Serie B non si vuole sentire affatto, nonostante i risultati finora visti in campo.

Il contratto varrà fino al termine della stagione, con rinnovo per il prossimo anno come opzione: un modo inevitabile, per i brianzoli, per cautelarsi in vista delle imprevedibili tempeste che ci si può ritrovare a dover passare con un giocatore non facile come lui. D’altra parte, fu lo stesso Berlusconi nel 2014 a definirlo una “mela marcia”, salvo poi finire per acquistarlo al Milan (e, a questo punto, ri-acquistarlo al Monza) e ritrattare in qualche modo, ma senza convincere nessuno a fondo.

In questi mesi di svincolo, avevamo sentito parlare di Balotelli soltanto per l’inguardabile scena avvenuta al Grande Fratello qualche mese fa e per avvicinarlo a qualche nuova destinazione esotica. Qualcuno sosteneva avesse già pronti biglietti e valigie per volare in Brasile, al Vasco da Gama, perché in Italia non c’era più un progetto da sposare. Ma, si sa, “Super Mario” ha avuto la fortuna quasi unica di trovare delle ancore di salvezza praticamente sempre in carriera, anche quando le cose andavano storte. E, anche stavolta, l’opportunità piovuta dal cielo è di quelle d’oro.

Balotelli è la soluzione che Galliani prova ora a trovare a un nuovo problema che il Monza sta incontrando in Serie B: l’attacco e i numeri preoccupanti in fase offensiva. Formalmente andrà a occupare il posto lasciato libero dallo sfortunato Finotto, infortunatosi a inizio stagione e destinato ad averne ancora per un bel po’, ma è chiaro che è un acquisto che nasce dall’insoddisfazione di un reparto non riuscito a essere all’altezza delle aspettative: i nove gol fatti finora in campionato sono numeri più da salvezza che da promozione diretta, obiettivo sancito in ogni luogo e in ogni occasione in questi anni.

Gytkjaer e Maric, nonostante il curriculum invidiabile in Polonia e Croazia, stanno incontrando inevitabili difficoltà in una realtà così diversa da quella di provenienza, Marin è ancora un talento in erba, Mota Carvalho ha dimostrato di essere finora un buon attaccante, ma bisognoso di un compagno di reparto di valore. Bisognerebbe attendere del tempo prima di veder girare una squadra che ha cambiato ben 13 elementi in estate, ma di tempo a disposizione non ce n’è più molto: il Monza viaggia a ritmi a fatica da playoff e fallire la promozione quest’anno sarebbe un autogol comunicativo inaccettabile per l’attuale dirigenza.

E, allora, meglio affidarsi ai vecchi metodi, quelli che hanno caratterizzato questi anni di Berlusconi-Galliani e che restano privilegio esclusivo di chi può godere di un budget enorme per la categoria d’appartenenza: affidarsi alle soluzioni del calciomercato. E a chi si augurava di vedere a gennaio un attaccante magari più rodato per la categoria, la risposta del Monza è Balotelli. “L’ultima, ultima, ultima chiamata per lui”, ha già commentato Galliani, usando parole che abbiamo sentito ripetere da troppi dirigenti in questi anni. È una scommessa a tutti gli effetti in un ambiente ancora non del tutto definito e bisognoso di certezze. E, alla luce dell’ultima esperienza al Brescia, c’è da chiedersi se “Super Mario” sia davvero più in grado di darne.