Germani Brescia batte paura e Fortitudo Bologna: buona la prima per coach Buscaglia
Al PalaLeonessa la Germani Pallacanestro Brescia si impone nel delicatissimo scontro di bassa classifica contro la Fortitudo Bologna e ritrova quella vittoria che mancava dal lontano 18 ottobre. Merito anche del nuovo coach Maurizio Buscaglia, approdato in settimana a sostituire Vincenzo Esposito, che ridà intensità e solidità mentale ai suoi che chiudono 99-85.
Le due squadre più deluse in questo campionato iniziano un incontro molto equilibrato senza particolari acuti nel primo quarto. L’assoluto protagonista è TJ Cline che chiude i primi dieci minuti raggiungendo la doppia cifra, ma Bologna è comunque a ridosso sul meno tre. Coach Meo Sacchetti manca il derby contro il figlio Brian infortunato e nel secondo quarto si affida a Banks per mantenere i suoi a galla senza però riuscirci. Crawford, dopo un primo quarto da incubo, si carica la Germani sulle spalle e porta Brescia sul più undici all’intervallo.
Buscaglia è chiamato alla prova della maturità: troppe volte quest’anno Brescia si è fatta rimontare dopo buoni vantaggi e soprattutto a livello mentale è chiamato a portare maggiore solidità. La Fortitudo esce forte dagli spogliatoi, ma Kalinoski spegne subito gli entusiasmi bolognesi con la sua prima tripla di serata. La Germani capisce che deve insistere e chiude il terzo quarto con il punteggio di 71-57, massimo vantaggio, grazie a un Chery tornato mattatore.
Il parziale finale si apre con molti timori in casa Brescia, ma finalmente l’intensità sotto canestro non cala e con un Crawford in stato di grazia (24 punti e season high) interrompono ogni tentativo di rimonta avversaria. La Fortitudo paga una serata non a livello del suo nome di Banks con 11 punti, ma con i 20 e 23 punti rispettivamente di Saunders e Happ aveva cullato fino a pochi minuti dalla fine il sogno della vittoria.
La Germani Brescia invece può finalmente respirare in classifica e si rilancia con il nuovo coach che sembra aver trovato il bandolo della matassa affidandosi ai punti cardini del roster: oltre a Crawford, raggiungono la doppia cifra anche Ristic, Kalinoski, Cline, Chery e Burns per il 99-85 finale.