Le 7 Marce, Gp Bahrain – Sicurezza – fuoco, 1-0
Gran Premio del Bahrain, 15/a tappa del Mondiale di Formula 1 2020. Analizziamo quanto accaduto sul circuito di Manama con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.
Viaggia in 7/a marcia, la sicurezza – Inutile girarci attorno, se l’incidente occorso al povero Grosjean fosse avvenuto solo una decina d’anni fa, per il pilota non ci sarebbe stato scampo. Invece, la nota positiva scaturente dal terribile impatto che ha visto la Haas del francese prima spezzarsi in due e poi incendiarsi è stata proprio la notizia che il francese, eccezion fatta per fratture alle costole e ustioni alle mani, sia rimasto in vita. Quasi sicuramente grazie all’HALO, il dispositivo che esteticamente è un pugno nell’occhio, ma che ieri ha fatto pienamente il suo lavoro. Ed è quello che più conta.
Viaggia in 6/a marcia, Lewis Hamilton – Trema – si fa per dire – solo quando la Red Bull ha puntato su una strategia aggressiva al pit stop, anticipando il cambio gomme. Una strategia coraggiosa, ma che non ha scalfito minimanente il 7 volte Campione del Mondo, che conquista la sua vittoria numero 95 in modalità “braccio fuori dal finestrino”.
Viaggia in 5/a marcia, Alexander Albon – L’incidente capitatogli nelle libere sembrava l’anticamera del suo accantonamento per il 2021. Invece, il thailandese della Red Bull ha riscattato l’inizio con un ottimo quarto posto in classifica e un podio che allontana il fantasma di Hülkenberg.
Viaggia in 4/a marcia, la McLaren – Nella lotta per il terzo posto nel Mondiale Costruttori, la scuderia di Woking piazza un uno-due con Norris quarto e Sainz quinto che potrebbe risultare decisivo in tal senso.
Viaggia in 3/a marcia, Valtteri Bottas – Parte dal secondo posto, ma viene subito risucchiato in partenza. Decide di cambiare gomme durante la Safety Car per Grosjean, ma la strategia non paga e il risultato è l’ennesimo anonimo piazzamento, con l’ottavo posto conclusivo.
Viaggia in 2/a marcia, la Ferrari – Purtroppo la Turchia ha rappresentato l’eccezione che conferma la regola. Il sogno di poter rientrare nella corsa al terzo posto costruttori rimarrà, purtroppo, solo un sogno. Rosse mai pervenute, doppiate da Hamilton e che strappano un punticino con Leclerc solo grazie al motore Mercedes della Racing Point di Pérez che va arrosto a due giri dal termine. Ora, nelle ultime due gare, la Ferrari deve pensare solo a vincere il campionato italiano con l’arrembante Alpha Tauri piuttosto di poter provare a impensierire la Renault attualmente quinta.
Viaggia in 1/a marcia, la Racing Point – Dalle stelle alle stalle. Le “Pantere Rosa” accarezzano il sogno di consolidare il terzo posto in classifica costruttori, ma prima Stroll si ribalta (senza conseguenze) dopo l’incidente con Kvyat e poi Pérez vede andare in fumo (letteralmente parlando) il motore della sua vettura. Uno zero che rischia di costare pesantissimo.
So relieved that @RGrosjean is safe. Thanks to Dr Ian Roberts and the @FIA teams for their courageous and efficient intervention. We have always put safety at the top of our priorities and will continue to do so.#F1 #BahrainGP 🇧🇭 pic.twitter.com/64xubWCgUH
— Jean Todt (@JeanTodt) November 29, 2020