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#Dioèmorto – “Dov’era il VAR?”, “Non un uomo di sport”: l’omaggio ambiguo della stampa inglese a Maradona

Com’era prevedibile, la morte di Diego Armando Maradona è stata la notizia principale in tutte le testate mondiali, anche quelle non prettamente sportive. In tutto il mondo, il Pibe de Oro è stato omaggiato con immagini che hanno fatto la storia e commenti destinati a diventare memorie eterne di quello che è stato il miglior giocatore della storia del calcio. Nella stampa inglese, però, non sono mancate delle scelte editoriali piuttosto ambigue e polemiche, riaprendo la storica ferita del gol di mano contro l’Inghilterra ai Mondiali del 1986.

 

 

Sono ben quattro i giornali ad aver scelto come immagine principale la “mano de Dios” del campione argentino, indicandola come momento iconico della sua vita: Sun, Daily Mirror, Daily Express e Daily Star. I primi tre hanno scelto di giocare sull'”In the hands of God”, per poi affidarsi alle bell’omaggio di Gary Lineker, avversario di Maradona proprio in quella partita; decisamente più polemico, anche in maniera inopportuna, l’ultimo, che ha intitolato con un “Where was VAR when we needed it most?” (Dov’era il VAR quando ne avremmo avuto più bisogno?), accompagnato dal commento di Jerry Lawton che esordisce con un “The Second greatest footballer to ever Grace this heart”.

Decisamente ambiguo anche l’omaggio fatto dal Daily Mail. Fino a ieri sera, la prima notizia presente sul sito online era un’esclusiva a Peter Shilton (il portiere dell’Inghilterra proprio nella celebre partita), intitolata “Diego Maradona had greatness, but no sportsmanship… He never apologised for cheating England in the World Cup quarterfinal, instead he used his ‘Hand of God’ line”. Nella notte, è stato pubblicato un commento di David Jones: “The Hand of God, but far from a saint: Cocaine, Mafia links, prostitutes… and an ego like no other. But Maradona was perhaps the finest footballer in history”.

Diversi, invece, i toni usati da Daily Telegraph (una foto di Maradona sostenuto dai tifosi dell’Argentina e con la Coppa del Mondo in mano, accompagnato da un “Hero, villain and genius”) e Guardian (che propone le parole di Pelé).