Ciak, si scende in campo #17 – Mi chiamo Francesco Totti
Lo sport è stato da sempre fonte di grande ispirazione per il mondo del cinema. Storie realmente accadute, gesta olimpiche entrate nell’albo dei ricordi dei cinque cerchi oppure personaggi di fantasia che descrivono profonde realtà. In questa rubrica parliamo delle pellicole che hanno portato sul grande schermo il mondo dello sport nelle sue molteplici sfaccettature.
Il 28 maggio 2017 i tifosi della Roma hanno vissuto una delle pagine più malinconiche. Francesco Totti, la bandiera per eccellenza della compagine giallorossa, salutò definitivamente il calcio giocato e i sostenitori nella sua ultima apparizione casalinga contro il Genoa. Fiumi di lacrime in curva e in tribuna, ricordi di successi e sconfitte che si mischiarono con la vita comune di ogni tifoso capitolino. Quel giorno non andò in scena una semplice partita d’addio, perché ogni singolo individuo presente allo stadio ebbe al triplice fischio dell’arbitro la consapevolezza del triste trascorrere dei giorni e di un tempo che non sarebbe più tornato.
Con il suo documentario ben realizzato il regista romano Alex Infascelli ha provato a riavvolgere il nastro ripercorrendo la vita calcistica del “Pupone”, scegliendo come voce narrante proprio quella di Totti per rendere ancora più intimo il racconto. I tanti documenti audiovisivi di famiglia ci regalano video e immagini private di un calciatore ancora sconosciuto al mondo. Due importanti affermazioni sul campo ottengono giustamente lo spazio maggiore: lo Scudetto del 2001, che per un romano e romanista ha un valore decuplicato, e il Mondiale del 2006 rincorso a denti stretti dopo il serio infortunio subito in campionato. La vita del capitano però è anche piena di affetti e rapporti umani; il grande amore con Ilary Blasi e con la città di Roma hanno giocato un ruolo importante nella sua carriera allontanando le pericolose sirene madrilene. Il fidanzamento con la showgirl inoltre ci raccontano un calciatore diverso da quello che immaginavano, quasi timido e timoroso. Non viene dimenticato poi Vito Scala, lo storico preparatore che lo ha accompagnato passo dopo passo dal primo giorno fino alla sua ultima apparizione allo stadio Olimpico.
Lo storico capitano della Roma sfrutta la pellicola per rivelarci particolari aneddoti, come la vigilia del suo debutto in serie A o i primi passi a Trigoria con il Principe Giuseppe Giannini. I rapporti con i diversi allenatori giallorossi vengono descritti minuziosamente e in maniera genuina: da quello quasi paterno con Carletto Mazzone al periodo più critico con Carlos Bianchi, passando per Luciano Spalletti e il rammarico per un legame che non ha avuto un lieto fine. Francesco Totti si apre a tutti, tifosi, rivali o semplici curiosi e ci mostra la vera realtà della vita di un campione del mondo del calcio.
Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli
Anno 2020
Durata 101′
Soggetto Francesco Totti
LE PUNTATE PRECEDENTI
#3 Race – Il colore della vittoria
#6 Kaiser! il più grande truffatore della storia del calcio