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Crimini d’odio, la peggior tifoseria della scorsa stagione è stata quella dell’Aston Villa

Se l’Aston Villa ha aperto la stagione ottenendo finora notevoli risultati sul terreno di gioco, purtroppo l’unico primato riconosciuto ai Villans in queste ore ha ben poco a che fare con l’ambito sportivo. Secondo le statistiche riportate dall’Home Office e basate su quanto raccolto dalla Football Policing Unit, la Football Association e l’organizzazione Kick It Out, la scorsa stagione la tifoseria del club di Birmingham è stata quella che ha commesso il maggior numero di “hate crimes”, crimini d’odio: ben 13 episodi segnalati, di cui 7 relativi alla razza, 5 all’orientamento sessuale e uno alla religione.

Alle proprie spalle in questa classifica tutt’altro che positiva, i Villans si sono ritrovati i tifosi di Wolverhampton, Leeds e Tottenham (con 10 episodi segnalati), seguiti a loro volta da quelli del Chelsea (9). I 319 episodi di crimini d’odio raccolti la scorsa stagione sono legati a ben 287 partite su 2.663 giocate tra Inghilterra e Galles. Va considerato, tra l’altro, che non solo non è stato possibile assegnare a un club specifico molti dei casi riportati, rendendo quindi questa classifica anche più “generosa” di quanto accaduto in realtà; ma anche che al momento della ripresa tra giugno e luglio (quando quindi i tifosi non erano più presenti fisicamente allo stadio) gli episodi riportati sono stati soltanto quattro, con un’evidente concentrazione dunque nel periodo precedente. a marzo.

Per la prima volta, tra l’altro, sono stati inclusi nelle statistiche anche gli incidenti e gli abusi online: un’importante novità che testimonia il sempre maggior impegno dei club inglesi verso la creazione di spazi in rete più pacifici e meno travolti dall’odio. Ne è la dimostrazione, tra l’altro, la dura presa di posizione assunta dall’Arsenal qualche giorno fa, attaccando duramente gli episodi di odio online che hanno coinvolto Pepé e Alioski dopo la partita contro il Leeds di domenica.

Con un comunicato ufficiale, l’Aston Villa ha preso atto di questo dato, promettendo maggior impegno nel contrastare i crimini d’odio con le parole del CEO Christian Purslow: “Sono fermamente convinto che per affrontare problemi seri in maniera adeguata bisogna affrontarli, misurarli ed eliminarli. Riportare tutti gli episodi di crimini d’odio è il miglior modo per rimuoverli ed essere in grado di mostrare tolleranza zero verso gli autori. Abbiamo incoraggiato tutti i membri della famiglia dell’Aston Villa, tifosi e tesserati, di riportare ogni episodio che avvenga nel nostro stadio o sui canali dei social media per garantire il miglior aiuto possibile alle autorità. La collaborazione di quest’estate tra il club e la Police’s Football Unit delle West Midlands è sfociata nell’arresto in poche ore di autori di post profondamente offensivi sui social. L’impegno del nostro club di riportare tutti questi episodi non terminerà qui e questo report dimostra che sta funzionando. Il nostro lavoro andrà avanti finché la macchia dei crimini d’odio non verrà rimossa da ogni possibile collegamento con il nostro glorioso sport nazionale e il nostro Club”.