Una Nazionale Femminile al bivio
La Nazionale Femminile di Milena Bertolini, impegnata per staccare il passo per i prossimi campionati europei femminili che si disputeranno in Inghilterra nel luglio del 2022, è caduta in un passo falso contro l’altra pretendente al primo posto del nostro girone di qualificazione, la Danimarca.
Al “Carlo Castellani” di Empoli, infatti, l’Italia si è arresa per 3-1 a una Danimarca apparsa superiore alle Azzurre per un’ora abbondante di gioco: Harder, Nadim e compagne hanno giocato in maniera nettamente superiore per almeno due terzi di gara, ipotecando la vittoria con le due reti segnate nei primi diciassette minuti e gestendo la gara nei successivi settantatre, rendendosi pericolosa in contropiede e ripartendo in velocità appena ne ha avuto l’opportunità, con la rete di Giacinti ad alleggerire il passivo.
La stessa Bertolini, nell’intervista di fine gara, ha analizzato la sconfitta: “L’inizio di partita è stato troppo titubante da parte nostra: abbiamo sbagliato l’atteggiamento, con troppo timore reverenziale. Paradossalmente ci siamo svegliate dopo il secondo gol subito e da lì abbiamo mostrato le nostre qualità. Gli errori individuali? Possono capitare, ma ho comunque osservato delle buone cose in vista delle prossime gare di qualificazione”.
Questa battuta d’arresto complica il cammino della Azzurre ma non tutto è perduto: bisognerà battere Israele nel recupero della gara non disputata causa Covid-19 (impresa tutt’altro che impossibile) e cercare di vincere contro la Danimarca il primo dicembre a Viborg, ribaltando così la differenza reti negli scontri diretti e raggiungendo il primo posto nel girone di qualificazione.
In caso di risultato diverso dalla vittoria in Danimarca bisognerà prendere in mano il pallottoliere e calcolare, perchè in Inghilterra andranno, oltre alle prime classificate, anche le migliori tre seconde dei nove gironi totali, mentre gli ultimi tre posti verranno assegnati con gli spareggi tra le restanti seconde classificate dei vari raggruppamenti (ricordiamo che nei gruppi da sei squadre vanno scartati i punti con l’ultima in classifica per coerenza con i gruppi da cinque).
Per essere nel gruppo delle migliori tre seconde classificate, che potranno così festeggiare la qualificazione diretta, all’Italia servirà fare almeno un punto in Danimarca: in quel caso, nella graduatoria delle migliori seconde, al primo posto potrebbe andare una tra Francia e Austria, attualmente appaiate a quota 16 e con lo scontro diretto ancora in ballo e una gara relativamente facile alle porte che le potrebbe portare a 20 punti in caso di pari nello scontro diretto o 19 punti se una delle due vince. C’è poi il Belgio, a 18 punti con una sola gara da giocare, lo scontro diretto in casa con la Svizzera prima in classifica a quota 19; se vincono le belghe diventano prime e quindi il riferimento sarebbe la Svizzera con 19 punti, se pareggiano vanno a 19 punti, se perdono restano a 18 punti.
E la soglia dei 18 punti è quella che interessa le nostre Azzurre, che al momento hanno un bottino di 15 punti in 6 gare: se vinciamo con Israele e con la Danimarca saliremmo a 21 punti e quindi la qualificazione sarebbe matematica, con la vittoria in Israele e il pari in Danimarca saliremmo a 19 punti e qui conterà la differenza reti (+20 differenza reti per noi, +27 per il Belgio, +17 la Svizzera), in caso vittoria con israele e sconfitta con la Danimarca saremmo a 18, quota a rischio per entrare nelle tre migliori seconde terze classificate.
Il primo rischio arriva dall’Islanda, che ha 13 punti in 6 gare e deve affrontare Ungheria e Slovacchia (battute già all’andata) e può arrivare a 19, stessa soglia già citata per l’Italia in caso di pareggio in Danimarca; in caso di parità con le islandesi al momento siamo in vantaggio per la differenza reti (+20 noi, +17 loro). Il secondo rischio arrivo arriva dal Girone E, con Portogallo, Finlandia e Scozia che si giocano la qualificazione attraverso gli scontri diretti e c’è l’alta possibilità che i punti si disperdano e che la seconda di questo gruppo non rientri tra le migliori. Già sicuramente dietro all’Italia ci sono la Polonia, il Galles, l’Irlanda, l’Ucraina e la Russia, mentre al momento sono già qualificate Danimarca, Olanda, Inghilterra (come padrona di casa), Germania, Norvegia, Svezia.